Il Partito democratico ha deciso. Debora Serracchiani è la nuova capogruppo dei dem alla Camera dei deputati, la prima donna a guidare il partito da quando è nato 13 anni fa. La scelta di due donne a capo di dei due gruppi parlamentari di Camera e Senato è stata fortemente voluta dal neo segretario Enrico Letta.

Debora Serracchiani ha ottenuto 66 voti favorevoli, mentre la sua sfidante, Marianna Madia, ne ha ottenuti 24. Una vittoria schiacciante sulla quale, secondo l’ex ministra Madia, hanno inciso le correnti interne al partito, ma lei invece garantisce di non aver fatto patti con nessuno. «Che ancora nel Pd ci sia il riflesso condizionato di mettersi d’accordo tra gruppi anziché aprirsi a una discussione senza rete è un dato di fatto – ha detto Madia in un’intervista rilascia a Repubblica – perciò credo sia arrivato il momento di rompere uno schema nel quale il confronto tra le idee passa spesso in secondo piano rispetto a un certo modo di stare nelle correnti, che da luoghi di elaborazione culturale e politica sono diventati strumenti di spartizione che indeboliscono la proposta politica di tutto il Pd».

L’ex ministra respinge le accuse di aver fatto parte di varie correnti da quella dalemiana fino al sostegno di Zingaretti e Renzi: «La verità è che non si riesce a tollerare che una donna possa non appartenere ad alcuna area organizzata che, ripeto, sono tutte così sclerotizzate da soffocare il Pd, bloccarne l’apertura. E io ho mantenuta una mia coerenza non entrando mai».

Ha affermato di aver accettato la candidatura su spinta dell’ex ministro Graziano del Rio anche perché dice: «Non possiamo pensare che sia solo il segretario a cambiare il Pd. Il partito lo cambiamo tutti insieme facendo delle battaglie dialettiche in grado di aprire una breccia rispetto a dinamiche sclerotizzate che, lo dicono i sondaggi, stanno allontanando le persone da noi. Quando si dice che occorre spalancare porte e finestre, significa che ciascuno deve caricarsi un pezzetto di lotta per fare dei passi avanti collettivi. Credo non sia casuale che nella storia le battaglie delle donne non siano state combattute solo per le donne, ma per l’avanzamento della società».

È convinta che con la loro corsa alla Camera abbiano aperto un varco all’interno del Pd che ora non può più abbandonare la questione. Debora Serracchiani «è una donna leale e determinata, sono convinta che, da capogruppo, saprà portarla avanti con grande forza» ha concluso.

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