l’intervista

Mastella: «Sul Colle troppi leader tolemaici, si credono il centro del mondo. E ora rifaccio la Margherita»

Roberto Monaldo
Roberto Monaldo
  • L’ex ministro, ora sindaco di Benevento: «Oggi ognuno si sente kingmaker. Un tempo c’erano contatti, anche con le opposizioni, ma non davanti a tutti come oggi. E quello dava risultati. Oggi sono tutti inconcludenti».
  • «Al Quirinale o sarà Draghi al primo turno o l’incognita è totale. La maggioranza che lo vota deve fare un patto e dire se il governo rimarrà in piedi».
  • «Rifaccio il centro. Pd più mezzo M5S e Leu non fanno un governo, saranno minoranza in eterno. Hanno bisogno di noi. Con Renzi, Calenda litiga con sé stesso e con tutto il mondo. Non ambisco a guidarlo, io sono maieutico».

«Nella mia lunga esperienza ne ho visto cose: tentativi non riusciti, approdi mancati. Ma non ho mai visto una situazione così. Si discute in maniera barocca, eccentrica, fuorviante». Ne ha viste cose, Clemente Mastella. E ne ha fatte anche, a destra e sinistra. Nel 2008 ha fatto cadere il governo Prodi 2 recitando in aula una poesia al premier: «Lentamente muore». Lui ministro della Giustizia, sua moglie, Alessandrina Lonardo, all’epoca presidente del consiglio regionale campano, arrestata.

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