Italia

Disposti a tutto per avere la Rai. Le bizzarrie della “legge Fourtes”

  • La partita delle nomine giocata dal governo prevede anche quella di amministratore delegato della Rai. Ogni nuova maggioranza vuole una dirigenza Rai conforme alla propria linea. L’attuale esecutivo è andato oltre: anziché attendere la scadenza dell’incarico di ad, è intervenuto prima.
  • Il governo ha elaborato una norma che ha l’effetto di rimuovere dall’incarico Lissner, sovrintendente del teatro San Carlo di Napoli, al fine di indurre Fuortes, ad Rai, a lasciare la sua poltrona e passare a dirigere il teatro. Fuortes si è dimesso l’8 maggio, con una dura lettera di denuncia.
  • La norma sul limite di età dei sovrintendenti degli enti lirici, che appare destinata a Lissner, solleva perplessità in diritto. Se è vero che la lottizzazione c’è sempre stata, attuarla con norme dubbie e mosse spregiudicate non è un buon biglietto da visita per il governo.

Qual è il legame tra fondazioni lirico-sinfoniche e Rai? Prima degli ultimi giorni si sarebbe detto che non c’è alcun legame. Ma il legislatore, cioè la politica, ha molta fantasia. La fantasia che serve per spostare pedine su una scacchiera dove ogni casella corrisponde a incarichi di rilievo, e quelle che si liberano sono pronte per essere riempite, in una partita che lega ambiti diversi. Il riferimento è a Carlo Fuortes, amministratore delegato della Rai dal 2021, il cui mandato sarebbe sc

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