Alleanza giallorossa

Nel Pd di Letta cresce la sponda per il ministro M5s

LaPresse
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  • «Non mettiamo becco», dice Letta sul caos grillino. Ma nel partito molti simpatizzano per l’ex capo politico. Che smonta le accuse di Conte: resti il limite dei due mandati.
  • Dal Nazareno viene caldamente sconsigliato esprimere preferenze a voce alta. «L’interlocuzione del Pd con i Cinque stelle è quotidiana e con tutti», per Francesco Boccia. Che in altri tempi era l’ufficiale di collegamento con l’ex premier.
  • Il segretario dem ricorda che il suo interlocutore «omologo» è Conte. Con Di Maio ha sempre tenuto «un canale di dialogo».  Ma si tratta di «buoni rapporti alla luce del sole, nulla da nascondere».

«Non mettiamo becco nella vicenda interna del M5s». Al Nazareno l’ordine di scuderia è stato ribadito ieri mattina, alla lettura della rassegna stampa. Dove, per effetto paradosso, in parallelo alla ventilata scissione grillina veniva descritta una divisione nel Pd: da una parte chi starebbe con Giuseppe Conte, principalmente nell’ala sinistra del Pd, dall’altra chi tifa Luigi Di Maio, per lo più Base riformista. Ma è un gioco rischioso. Per questo il segretario Enrico Letta ha chiesto ai suo

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