Un organico più ampio per garantirsi personale, spesso dirigenziale, di fiducia per una spesa complessiva che ammonta a circa un milione e mezzo di euro in un anno, rispetto alla dotazione prevista inizialmente. A festeggiare sono in particolare il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e il collega Giuseppe Valditara, titolare del dicastero dell’Istruzione e del merito. Ma anche il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, fidato consigliere della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha motivi per rallegrarsi. Il governo di centrodestra continua infatti sulla strada intrapresa nelle ultime settimane: distribuire potere nelle mani di profili fidati.

Assunzioni fiduciarie

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Dal decreto Ministeri, ora convertito in legge, emergono delle conferme, come l’anticipazione di Domani sulla mancata pubblicazione in Gazzetta ufficiale delle delibere del Comitato interministeriale per la transizione ecologica (Cite), limitando la diffusione delle informazioni solo online.

Ma ci sono significative novità: su tutte il potenziamento di alcune macchine ministeriali con l’ampliamento delle dotazioni dello staff assunto con chiamata fiduciaria. Il provvedimento dà infatti mano libera al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica di Pichetto Fratin: potrà incrementare il numero di personale degli uffici di diretta collaborazione, ovvero il personale legato allo stesso ministro e alla durata del governo, fino a un massimo di trenta unità. Per questa specifica voce sono messi a disposizione 975mila euro, che vengono attinti dai fondi di riserva speciali.

Il motivo della misura? Le «accresciute attività connesse agli interventi per la sicurezza energetica nazionale e per la promozione della produzione di energia da fonti rinnovabili», recita il testo di legge. Una spiegazione che un po’ stupisce, dato che in precedenza il Mite, il ministero della Transizione ecologica affidato a Roberto Cingolani, aveva già uno spettro di competenze vasto proprio sulle energie pulite.

Al netto di tutto, resta una constatazione: Pichetto Fratin potrà spendere senza troppi pensieri per potenziare il parco consulenti, di cui peraltro fa già parte – in qualità di esperta economica – l’ex senatrice forzista Roberta Toffanin, quindi collega di partito dell’attuale ministro in carica.

Personale a chiamata

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Ma non solo all’Ambiente e alla sicurezza energetica c’è la possibilità di far crescere il costo del personale a chiamata. Valditara, nell’ambito della riorganizzazione della struttura, avrà a disposizione un plafond totale di un milione e 280mila euro per completare la dotazione organica dello staff di diretta collaborazione.

Nel 2022, il budget era invece di 800mila euro: si registra così un aumento di quasi mezzo milione di euro, 480mila euro per l’esattezza. In questo caso le risorse sono reperite con il taglio del fondo istituito, già nel 2015, «per il miglioramento e la valorizzazione dell'istruzione scolastica».

Gli stanziamenti per migliorare la qualità dell’offerta scolastica vengono dirottati per l’assunzione di dirigenti graditi al ministro dell’Istruzione. Ma non solo. La disposizione prevista dal decreto semplifica la procedura di cooptazione: non c’è più bisogno del ricorso a un regolamento, ma è possibile utilizzare un semplice dpcm su proposta del ministro competente. Tutto diventa più veloce.

Misure per il viceministro

Un occhio di riguardo è stato poi riservato al viceministro Leo, esponente di spicco di Fratelli d’Italia. Un intervento normativo consente il raddoppio dell’organico a disposizione del numero due al Mef. In termini pratici si passa da otto a 16 persone.

Inoltre, Leo potrà chiamare «soggetti estranei all’amministrazione» quindi avere «un capo dell’ufficio, che coordina l’attività del personale di supporto, un portavoce e due soggetti particolarmente esperti nelle materie oggetto della delega». Non dovrà perciò affidarsi esclusivamente a profili interni all’amministrazione, come prescritto prima del via libera al nuovo decreto.

Mentre in tanti brindano alla possibilità di avere un organico più vasto, c’è chi viene trattato diversamente, come nel caso del ministro della Salute, Orazio Schillaci, che avrà un dirigente di livello generale in più, ma solo a fronte della riduzione, come riporta la legge, «di quattro posizioni di dirigente sanitario». Un’operazione a saldo zero.

Nel provvedimento figurano, poi, altri interventi che intervengono sul potere decisionale del governo. Sotto l’egida della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, vanno i diritti connessi al dominio stesso del sito Italia.it, la vetrina delle città italiane, e quelli della relativa piattaforma tecnologica del portale.

Al dipartimento per la Famiglia, affidato a Eugenia Roccella, viene concessa la possibilità di monitorare la relazione mensile dell’Inps in merito alle spese legate all’assegno unico per i figli a carico, insieme alla ministra del Lavoro, Marina Calderone, e agli uffici del Mef. E infine palazzo Chigi si regala una possibilità: dare incarichi in deroga ai limiti previsti, fino alla fine del 2026, incarichi dirigenziali alle strutture dedicate alle politiche aerospaziali.

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