- La seconda carica dello Stato sogna ancora di ascendere al Colle più alto. Ma non se ne capisce il motivo. Dal 2018 ha collezionato gaffe e polemiche. In aula la considerano «una confusionaria», a palazzo Madama una collerica seriale.
- Se la prende con tutti, senatori e preferibilmente senatrici
- Ogni contestazione le appare una lesione dell’autorevolezza dell’istituzione che rappresenta, più che della sua persona. Voli, figli, gaffe, cene e mascherine in tinta. Così la pazienza le scappa facile.
Sono sessiste e ingiuste le ironie sulle sue mascherine anticovid sempre vistosamente in tinta con il tailleur. Sono sessiste ma giuste le prese per i fondelli reperibili a valanga in rete in calce ai video delle sue epiche sfuriate, fulmini saette e ancor più spesso gaffe scagliate dal più alto scranno di palazzo Madama; memorabile la papera che le scappò davanti ai giornalisti, luglio del 2021, quando – a fin di bene, per carità – sostenne che «il lavoro rende liberi», discorso misteriosament
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