In un’intervista rilasciata a Repubblica il senatore Matteo Renzi traccia il punto dell’attuale quadro politico tra alleanze e nuove misure varate dal governo.

Il leader di Italia viva si dice dentro a un’alleanza del centro sinistra insieme al Pd ma non con i Cinque stelle, nonostante Enrico Letta abbia aperto al dialogo con i grillini nel suo discorso tenuto all’assemblea nazionale dei dem. «Per me l’esperienza dei 5 Stelle è al capolinea – dice Renzi – e dubito che Conte, che si definisce equidistante da destra e sinistra, accetti di guidare il Movimento. Non mi stupirei se alla fine rinunciasse: troppe tensioni a cominciare dalla rissa sul terzo mandato». Secondo il senatore fiorentino non è da sottovalutare nemmeno la questione giudiziaria: «Si immagina cosa accadrà quando gli inquirenti entreranno nel rapporto tra la Casaleggio, il Movimento, Rousseau, i gruppi parlamentari? Non mi stupirei se Conte provasse a fare qualcosa da solo. Credo gli convenga».

Tuttavia nei sondaggi il suo “piccolo” partito perde quota mentre il consenso intorno a un Conte a guida del Movimento sembra rimanere solido. «Nella recente crisi abbiamo dimostrato che il Parlamento non è Facebook. Noi abbiamo fermato Salvini nel 2019 e creato le condizioni per il governo Draghi nel 2021. Siamo orgogliosi di questo, ma non basta. Nei prossimi giorni organizzeremo meglio Italia viva» afferma Renzi. Il governo Draghi «sembrava impossibile due anni fa quando Salvini imperversava per le spiagge e Di Mario flirtava con i gilet gialli» dice il senatore. «Allora i media scrivevano che i populisti avrebbero governato decenni, ora votano la fiducia all’ex banchiere centrale europeo. Per queste operazioni serve la politica, non i sondaggi» rivendicando ancora una volta la sua azione.

Il governo

Sul discorso delle riaperture Renzi dice che non è un merito di Salvini, ma una battaglia da intestare all’interno governo e al lavoro di Draghi sulla campagna vaccinale. «Quando vedo i bauli in piazza dico che riaprire i luoghi di cultura è la cosa più giusta da fare: gli artisti non sono come diceva Conte “quelli che ci fanno divertire”. La cultura è l’anima della nostra comunità: alzare i sipari è un dovere civile». 

Il nuovo Piano nazionale di ripresa e resilienza ha una crescita prevista del 3,6 per cento secondo i dati enunciati dall’ex sindaco di Firenze, mentre quello di Conte si attestava al 2,3 per cento. «Ballano oltre 20 miliardi in più: sostenere che questo governo ha svoltato rispetto al precedente è una semplice questione di matematica. Ma chiederemo a Draghi di fare di più specie su sanità e infrastrutture». Inoltre, Italia Viva voterà contro la mozione di sfiducia al ministro della Salute, Roberto Speranza, definita come «un mediocre giochino» per «acquisire consenso».

I viaggi all’estero

A proposito del suo viaggio in Arabia Saudita Renzi afferma di non essere pentito: «Ma pentirsi di cosa, scusi? Uno si pente dei crimini. O, se cattolico, dei peccati. La mia attività internazionale non è un crimine, né un peccato. Lavoro rispettando le leggi e pagando le tasse in Italia, non spaccio ventilatori o mascherine» dice riferendosi ai ventilatori comprati a caro prezzo in Cina e malfunzionanti. Una compravendita in cui sembrerebbe coinvolto anche l’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema.

«Non vedo alcun conflitto di interessi: si tratta di un’attività che svolgono anche altri ex premier italiani e stranieri. Essere stimato oltre confine non è un crimine. Rispetto le leggi che ci sono, se cambieranno ne prenderò atto» conclude il leader di Italia Viva.

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