Il leader della Lega: «Lavoriamo sull'aerazione delle classi, ma obbligare bimbi di 12-13 anni a vaccinarsi è l'ultimo dei miei pensieri. Bisogna educare, informare e spiegare agli insegnanti che rischiano la vita senza vaccino, devono pensare alla loro salute e mettersi in sicurezza volontariamente e liberamente»
«Lavoriamo sull'aerazione delle classi, ma obbligare bimbi di 12-13 anni a vaccinarsi è l'ultimo dei miei pensieri. Bisogna educare, informare e spiegare agli insegnanti che rischiano la vita senza vaccino, devono pensare alla loro salute e mettersi in sicurezza volontariamente e liberamente». Matteo Salvini interviene sul dibattito in corso sull’opportunità di estendere gli obblighi legati al Green pass anche al personale scolastico, in vista della ripresa delle lezioni di settembre.
Intervistato da Morning news su Canale 5, il leader della Lega si è detto contrario «alle multe, le costrizioni, gli obblighi, i divieti». Dal momento che «i bimbi con questa stramaledetta malattia non rischiano la vita», ha continuato Salvini, «bisogna spiegare che sopra una certa età il vaccino salva la vita. Chi ha più di 60 anni ha tutta la convenienza per la sua salute a vaccinarsi».
Il segretario del Carroccio ha poi commentato la sua decisione di vaccinarsi un giorno dopo il decreto sul Green pass emanato dal presidente del Consiglio: «Io non ho saltato la fila a differenza di altri, come qualche giornalista e politico, io non mi sono vaccinato perché lo dice Draghi... Quello che faccio io sulla mia pelle lo faccio per mia scelta, ma non posso imporre agli altri di vaccinarsi. Mi sono vaccinato, ho fatto quello che un 48enne in buona salute decide di fare liberamente - sottolinea il leader della Lega - Però da vaccinato non mi sento di imporre niente a nessuno, specialmente ai ragazzi e ai bimbi».
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