- Nel decreto legge Ucraina bis si dispone che le amministrazioni pubbliche procedano «tempestivamente» a diversificare prodotti forniti da aziende legate alla Federazione Russa. C’è il rischio che tali aziende non siano in grado di fornire aggiornamenti.
- Prima del decreto, già l’agenzia per la Cybersicurezza nazionale aveva richiamato l’attenzione sulle «implicazioni di sicurezza derivanti dall’utilizzo di tecnologie informatiche fornite da aziende legate alla Federazione Russa». Agenzie di altri paesi hanno fatto espresso riferimento a Kaspersky.
- Il Garante per la protezione dei dati personali ha aperto d’ufficio «un’istruttoria per valutare i potenziali rischi relativi al trattamento dei dati personali dei clienti italiani effettuato dalla società russa che fornisce il software antivirus Kaspersky».
Nel decreto legge Ucraina bis c’è una norma relativa ai rischi informatici legati alla guerra in corso. Le amministrazioni pubbliche - si legge nella disposizione - «procedono tempestivamente alla diversificazione dei prodotti in uso» al fine di «prevenire pregiudizi alla sicurezza delle reti, dei sistemi informativi e dei servizi informatici». C’è il rischio, infatti, «che le aziende produttrici di prodotti e servizi tecnologici di sicurezza informatica legate alla Federazione Russa non siano



