operazione scoiattolo

Berlusconi e il Quirinale: gli interessi fuori dal centrodestra

Sivlio Berlusoni a Villa Grande (LaPresse)
Sivlio Berlusoni a Villa Grande (LaPresse)
  • Silvio Berlusconi per mettere in atto la sua “operazione scoiattolo” a caccia di parlamentari si muove su due piani: quello dei leader, che sentirà nei prossimi giorni, e quello dei fuoriusciti.
  • Nelle telefonate di Sgarbi  alle «anime sparse» anche parlamentari del Pd tra cui Cerno l’ex direttore dell’Espresso, che in parte smentisce. «Non mi metterei mai a parlare con Berlusconi del Quirinale», e aggiunge: «Ho sentito nel Pd dire che, se Berlusconi viene eletto, la sinistra vince per 15 anni le elezioni».
  • Tajani è scettico sulla strategia Sgarbi, e propende per l’accordo con i leader. Intanto Forza Italia esercita la sua pressione Italia viva attraverso le giunte per le immunità parlamentari. Matteo Renzi aspetta il verdetto sul caso della Fondazione Open.

Al presidente della Repubblica per essere eletto serve la maggioranza assoluta, e il grande rischio che fa pensare a Berlusconi di potercela fare sono i voti che può raccogliere all’esterno. Per mettere in atto l’“operazione scoiattolo” a caccia di parlamentari l’entourage dell’ex presidente non a caso si muove su due piani: quello dei leader, che sentirà nei prossimi giorni, e quello dei fuoriusciti, ma anche sui tanti del Movimento Cinque stelle a cui, racconta Vittorio Sgarbi, Giuseppe Conte

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