- La Farnesina è da sempre un ministero in cui i tecnici sono ben formati e hanno un potere forte, soprattutto quando il ministro che li dovrebbe guidare è politicamente debole.
- Tajani sta cercando di imporre la sua linea al ministero. È sintomatica la sua scelta di Riccardo Guariglia come successore del potente Ettore Sequi.
- Il presenzialismo del ministro da un lato scuote i burocrati, abituati da tempo a un “avanti così”. D’altra parte, non dispiace l’approccio pragmatico che il ministro sta dimostrando in questi primi mesi.
I primi mesi di Antonio Tajani alla guida della Farnesina hanno avuto alti e bassi. Le prime nomine del ministro sono state seguite con particolare attenzione: su tutte, quella del segretario generale che sarà il successore di Ettore Sequi, potente guida operativa del ministero negli anni di Luigi Di Maio a un passo dalla pensione. Tajani ha scelto Riccardo Guariglia, un nome considerato da molti non all’altezza dei suoi predecessori (prima di Sequi c’era Elisabetta Belloni, oggi a capo dei ser



