Il nome Vicit Leo, l’associazione finanziata dal trust St George, fondato nel 1995 dal leader neofascista di Forza nuova, Roberto Fiore, non è molto noto, ma i suoi membri non sono affatto degli sconosciuti per i parlamentari. Compaiono negli anni in numerose audizioni e vengono spesso citati da deputati e senatori.

Uno degli episodi più recenti risale a maggio 2020, a pochi mesi dalla fondazione dell’associazione, quando il deputato Giorgio Silli presenta addirittura tre interrogazioni che riguardano la gestione della pandemia da parte del governo, la scelta dei membri del Comitato tecnico scientifico e le «fragilità del sistema sanitario». Tutte e tre, rimaste senza risposta del governo, si basano su «dati e fonti raccolte dal gruppo di lavoro del professor dottor Pierfrancesco Belli», uno dei fondatori di Vicit Leo.

Scilli, oggi deputato di Coraggio Italia, con un passato in Cambiamo! e Forza Italia, è segretario di presidenza della Camera e membro della Commissione difesa. Prima della politica è stato imprenditore tessile, poi è entrato nel Consiglio comunale di Prato, poi è diventato consigliere politico in un ministero e, poco dopo, è stato eletto deputato. Di fronte alla richiesta di chiarimenti sull’origine dell’interrogazione, Silli spiega che gli era stata proposta da Belli stesso.

Il fondatore dell’associazione è anche membro del comitato di controllo dell’Agenzia regionale per la sanità toscana. Silli non ricorda dove l’abbia conosciuto e dice di non aver più avuto contatti con lui da allora, ma che per scrivere interrogazioni ci si affidi a tecnici della materia secondo il deputato può capitare.

Ma Belli continua a comparire nelle cronache: nel novembre del 2020, quindi a associazione già costituita, era stato lanciato dal dirigente di Forza nuova Davide Pirillo come commissario per la sanità calabrese, in contrapposizione a Gino Strada. Il fondatore di Vicit Leo è stato anche audito parecchio tempo prima in un contesto del tutto differente: insieme a Ciriaco Serluca, attuario e vicepresidente del Centro internazionale di eccellenza per la formazione e la ricerca (di cui fa anche lo stesso Belli), viene convocato a marzo 2016 dalla Commissione sanità del Senato durante la discussione di un testo per regolamentare la responsabilità professionale del personale sanitario.

Anche gli altri membri di Vicit Leo sono presenze costanti nelle istituzioni: la ginecologa Luisa Acanfora, moglie di Belli e cofondatrice dell’associazione, viene audita nel 2012 dalla Commissione sanità del Senato nell’ambito dell’indagine “Nascere sicuri”. Insieme a lei c’è Marco Marchi, un professore di statistica medica dell’università di Firenze: Marchi ha collaborato con Acanfora nello sviluppo del “baby birth”, una fascia gonfiabile che avrebbe dovuto facilitare il parto naturale.

Lo strumento, che non aveva avuto via libera dagli enti di controllo, aveva ottenuto comunque nel 2014 100mila euro di finanziamento dalla regione toscana nell’ambito del progetto “Fenarete” che doveva fornire all’Asl 11 di Empoli 250 fasce. La sperimentazione non è mai stata avviata, ma lo strumento nel 2015 finisce ugualmente in una proposta di legge presentata in parallelo dall’allora senatore Pdl Aldo Di Biagio e dalla deputata Paola Binetti.

Il testo mira a inserire il dispositivo tra i livelli essenziali di assistenza: entrambi i parlamentari raccontano di essere stati contattati da Acanfora, che aveva presentato loro la pratica. Sugli aspetti tecnici, però, non si sono addentrati, raccontano fonti vicine ai parlamentari, che spiegano che il testo aveva come obiettivo la creazione di un dibattito sulle politiche demografiche e che nessuno dei due è a conoscenza delle ultime fatiche di Belli e Acanfora né della provenienza dei fondi con cui lavorano.

Interventi e audizioni

A ricorrere nei resoconti del parlamento è anche il terzo fondatore, l’avvocato Daniele Trabucco della libera accademia degli studi di Bellinzona. Nel 2014 è stato richiesto il suo parere a proposito della riforma delle province: il giovane studioso nel testo ringrazia «sentitamente» e si dice «onorato di potersi confrontare con un consesso così autorevole». Trabucco torna a essere interpellato l’anno scorso a proposito di «disposizioni in materia di prevenzione vaccinale» e nella scorsa primavera firma insieme ad altri 39 studiosi di diritto e di scienza della politica un appello a favore dell’assegnazione della presidenza del Copasir all’opposizione, ossia a Fratelli d’Italia.

Come padrona di casa che ospita “esperti” di questo genere non poteva mancare Sara Cunial, deputata dichiaratamente No-vax eletta con il M5s, poi espulsa. Nel settembre del 2020 ha organizzato la conferenza di presentazione di un libro curato da Trabucco alla Camera dei deputati.

Nel dubbio, Cunial ha ospitato alla Camera anche il biologo Stefano Scoglio e l’infettivologo Fabio Franchi, entrambi membri del “comitato scientifico indipendente” di Vicit Leo.

 

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