- In una lettera di ringraziamento a Sinistra civica ecologista, una lista che corre per le comunali a Roma a sostegno di Roberto Gualtieri, l’ambasciata afghana in Italia si scaglia contro i Talebani e li accusa di aver «tradito la promessa di proteggere i diritti umani».
- L’ambasciatore Khaled Ahmad Zekriya punta a evitare che il governo italiano riconosca quello dei Talebani. Per farlo sta intensificando i rapporti «con singoli parlamentari, gruppi di pressione e altri leader influenti».
- I funzionari di via Nomentana, che sono ancora accreditati presso la Farnesina, agiscono come un ente autonomo. Sospesi in una specie di limbo. La maggior parte dei diplomatici afghani sta chiedendo asilo politico nel suo paese di servizio.
«I brutali atti dei Talebani porteranno a una catastrofe umanitaria e aggraveranno l’estremismo violento, il radicalismo islamico e il sessismo estremo in Afghanistan. Intendiamo far crescere la consapevolezza circa le continue atrocità contro gli afghani, in particolare contro le donne». Recita così il messaggio recapitato il 13 settembre alla «stimata organizzazione Sinistra civica ecologista», una lista che corre per le comunali a Roma a sostegno di Roberto Gualtieri. La lettera, in ingles



