- Intorno alle due e mezza di pomeriggio del 6 gennaio, la folla che scandiva «Impicchiamo Mike Pence!» era arrivata a 12 metri dal magazzino garage nel sottosuolo del Senato, dove il vicepresidente degli Stati Uniti era stato fatto evacuare.
- Cosa li ha trattenuti dallo sfondare ed entrare? Non lo si sa ancora, ma intanto si è ricostruito chi li aveva guidati fin lì.
- Un tweet del presidente Donald Trump delle 2 e 24 che avvertiva i suoi sostenitori (la notizia era stata gridata dai “Proud Boys” alla folla) che il suo vice aveva deciso di “non firmare” e che quindi si meritava di essere punito.
Intorno alle due e mezza di pomeriggio del 6 gennaio, la folla che scandiva «Impicchiamo Mike Pence!» era arrivata a 12 metri dal magazzino garage nel sottosuolo del Senato, dove il vicepresidente degli Stati Uniti era stato fatto evacuare. Cosa li ha trattenuti dallo sfondare ed entrare? Non lo si sa ancora, ma intanto si è ricostruito chi li aveva guidati fin lì: un tweet del presidente Donald Trump delle 2 e 24 che avvertiva i suoi sostenitori (la notizia era stata gridata dai “Proud Boys”



