Il repubblicano Kevin McCarthy, leader del partito di minoranza alla Camera, ha riferito che l’ex presidente Donald Trump avrebbe riconosciuto di avere «qualche responsabilità» nell’assalto del 6 gennaio 2021 a Capitol Hill. Lo ha rivelato il New York Times, che ha pubblicato l’audio in cui McCarthy parla alla conferenza dei repubblicani pochi giorni dopo l’attacco.

«Lasciatemi essere molto chiaro con tutti voi, e sono stato molto chiaro anche con il presidente», ha detto il deputato ai repubblicani della Camera in una teleconferenza l’11 gennaio. Trump «ha la responsabilità per le sue parole e le sue azioni», ha spiegato, «gliel’ho chiesto personalmente oggi: ritiene di essere responsabile per quello che è successo? È dispiaciuto per quello che è successo? Mi ha detto che ha qualche responsabilità per l’accaduto e lo dovrebbe riconoscere», si sente nella registrazione pubblicata dal New York Times.

Trump non ha risposto alla richiesta di commento del quotidiano statunitense, ma ha smentito l’affermazione di McCarthy in un’intervista al Wall Street Journal, definendola «falsa».

Questa rivelazione, spiega il Ny Times, fa parte di una serie di conversazioni private tra repubblicani, in cui ci sono affermazioni anche derisorie nei confronti dell’ex presidente, raccolte per il prossimo libro “This will not pass: Trump, Biden and the Battle for America’s Future”. 

Il Times ha pubblicato altre dichiarazioni fatte da McCarthy: il leader repubblicano avrebbe detto al suo gruppo che l’allora presidente Trump avrebbe dovuto dimettersi e che lo avrebbe esortato a farlo. Nonostante la pubblicazione dell’audio da parte del quotidiano, McCarthy ha negato di aver richiesto le dimissioni di Trump. 

Mccarthy

Il leader repubblicano sta emergendo sempre di più all’interno del partito, tanto da essere probabilmente il prossimo speaker della Camera se i Repubblicani otterranno la maggioranza nelle prossime elezioni di medio termine. 

Trump di fronte alla pubblicazione delle dichiarazioni di McCarthy ha detto al Wall Street Journal: «Penso che sia tutto un grande complimento, francamente».

l’assalto al campidoglio

Il 6 gennaio 2021 migliaia di sostenitori di Donald Trump hanno assaltato Capitol Hill, la sede del Congresso degli Stati Uniti a Washington, per contestare il risultato delle elezioni presidenziali del novembre 2020, vinte dall’attuale presidente democratico Joe Biden. Negli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine sono morte alcune persone, tra cui un agente della Capitol Police.

Trump poche ore prima aveva fomentato i suoi sostenitori, parlando di presunti brogli commessi dal presidente eletto Biden e aizzandoli contro il Congresso che aveva confermato l’elezione. Per indagare sui fatti del 6 gennaio 2021 è stata costituita una commissione di inchiesta alla Camera.

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