Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, firmerà oggi un ordine esecutivo sull’accesso alla contraccezione. L’annuncio avviene ad un anno di distanza dall’annullamento della sentenza Roe vs Wade, che garantiva il diritto federale all’aborto dal 1973. Dalla scheda informativa sull’ordine esecutivo, fornita dalla Casa Bianca, si apprende che “questa azione si baserà sui progressi già compiuti nell’ambito dell’Affordable Care Act, riducendo ulteriormente gli ostacoli che le donne devono affrontare per accedere alla contraccezione”. 

Il consigliere di Biden, Jen Klein, ha sottolineato che l’ordine esecutivo offre la possibilità ai dipartimenti federali di richiedere alle assicurazioni private di ampliare le opzioni di contraccezione e di semplificare il processo per ottenere assistenza.

Durante la settimana si sono svolti, su impulso della Casa Bianca, una serie di incontri ed eventi sul tema del diritto all’aborto e alla contraccezione. La First lady, Jill Biden, ha partecipato ad una tavola rotonda con le donne che hanno dovuto affrontare le conseguenze della decisone della Corte Suprema.

Le conseguenze della sentenza Dobbs

Il 24 giugno dello scorso anno la Corte Suprema ha stabilito, con una decisione assunta da una maggioranza di sette giudici a tre, che la Costituzione degli Stati Uniti non conferisce il diritto all’aborto, annullando la celebre sentenza Roe v. Wade con la quale era stato riconosciuto il diritto di interruzione della gravidanza anche in assenza di problemi di salute per la gestante, per il feto e per ogni altra circostanza non riconducibile alla libera scelta della donna. 

Dunque, la sentenza Dobbs ha eliminato il diritto all’aborto a livello federale lasciando ai singoli Stati la libertà di adottare una propria legislazione.

Così alcuni Stati a maggioranza repubblicana – come Wyoming, Texas e Missouri - hanno approvato legislazioni che vietano o limitano fortemente l’accesso all’aborto, costringendo le donne a spostarsi attraverso il paese per poter interrompere la gravidanza.

Verso le presidenziali 2024

Il presidente Joe Biden punta proprio sul tema dei diritti riproduttivi in vista delle elezioni presidenziali che si terranno nel novembre del 2024. 

Infatti, i consulenti elettorali di Biden ritengono che il diritto all’aborto sarà una motivazione fondamentale per una buona parte degli elettori, come le donne, i giovani e tutti coloro che sono stati toccati in prima persona dalle conseguenze della sentenza Dobbs. In questo senso, il Comitato nazionale democratico ha lanciato una campagna pubblicitaria che prevede l’affissione di manifesti in numerose città americane. I cartelloni pubblicitari riportano la scritta: “Amministrazione Biden – Harris. NO ai divieti di aborto repubblicani! Si al diritto di scelta delle donne!”. Un altro cartellone, invece, ha la scritta: “Trump e i repubblicani del Maga vogliono vietare l’aborto a tutto il Paese!”.

Il presidente Biden sta inoltre sfruttando l’appoggio di tre importanti gruppi impegnati nelle battaglie sul diritto all’aborto. Il sostegno alla rielezione del presidente in carica arriva, in particolare, dai gruppi Planned parenthood action fund, Naral Pro-Choise America e Emily’s list.

Mini Timmaraju, presidente di Naral Pro – Choice America, ha espresso fiducia sul fatto che il diritto all’aborto «sarà una questione importante, se non la questione principale, nelle elezioni del 2024».

La responsabile della campagna di Biden, Julie Chavez Rodriguez, ha detto: «Il presidente e la vicepresidente sono orgogliosi di essersi guadagnati il sostegno dei gruppi. I repubblicani del Maga (Make America great again) che promettono un divieto nazionale di aborto rendono la posta in gioco per la rielezione del presidente Biden e della vicepresidente Harris ancora più importante».

Le opinioni degli americani

Dai sondaggi svolti negli ultimi anni si evidenzia come ci sia un tendenza a un sostegno crescente per la legalizzazione dell’aborto e una crescente insoddisfazione per le leggi che lo limitano. Questo è quanto ha rilevato il New York Times esaminando una serie di sondaggi svolti da istituti come Ipsos, Gallup e Kff. Inoltre, un sondaggio svolto da Usa today del 18 giugno ha rilevato che tre americani su quattro ritengono il diritto all’aborto un tema importante in vista delle elezioni del 2024. Lo stesso sondaggio evidenzia che il 69 per cento degli elettori è contrario al divieto di aborto a livello nazionale. Inoltre, un americano su quattro sottolinea come le restrizioni poste da alcuni stati a seguito della sentenza Dobbs li abbiano resi più favorevoli al diritto all’aborto.

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