Secondo quanto riportato dal Washington Post, il dipartimento della Giustizia americano sta indagando sulle azioni dell’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nell’assalto di Capitol Hill del 6 gennaio 2021.

Secondo il media americano i procuratori hanno sequestrato i tabulati telefonici di alti consiglieri di Trump per cercare di capire quale sia stato il loro ruolo, e quello dell’ex capo della Casa Bianca, nell’attacco alle istituzioni americane dopo il voto di novembre 2020 che ha incoronato Joe Biden come prossimo presidente alle elezioni.

Non è ancora chiaro se sia stato aperto formalmente un fascicolo d’inchiesta, ma i procuratori americani starebbero interrogando diversi testimoni a cui hanno chiesto nei giorni scorsi delle loro conversazioni e relazioni con Trump, i suoi avvocati e altri stretti collaboratori.

In particolare, i pm avrebbero fatto domande dettagliate sugli incontri guidati da Trump a dicembre 2020 e gennaio 2021 e sulla sua campagna di pressione sull’ex vice presidente Mike Pence per ribaltare il risultato delle elezioni presidenziali. Due alti collaboratori di Pence sono già stati ascoltati e nelle ultime settimane il dipartimento di Giustizia ha anche sequestrato i telefoni di due figure chiave, John Eastman, l’avvocato che ha contribuito a promuovere il piano per rovesciare la certificazione del Collegio elettorale, e Jeffrey Clark, un ex funzionario del dipartimento di Giustizia che è stato al centro della relativa spinta per inviare le liste di elettori promessi a Trump dagli stati vinti da Biden.

La commissione d’inchiesta della camera

Nelle ultime settimane una commissione d’inchiesta della Camera degli Stati Uniti ha tenuto otto audizioni pubbliche in cui sono stati ascoltati diversi testimoni tra ex membri dello staff del presidente, i suoi avvocati e altri esponenti politici di spicco come l’ex presidente Mike Pence.

Nel corso delle testimonianze sono emersi i dettagli di cosa è accaduto nei mesi precedenti al 6 gennaio, fino ad arrivare a quella tragica giornata in cui migliaia di sostenitori di Trump hanno fatto irruzione nel Congresso americano.

Nello specifico nell’ultima udienza che si è tenuta, è emerso come Donald Trump non abbia fatto nulla per impedire che la folla inferocita prendesse d’assalto il Campidoglio dopo mesi di propaganda in cui l’ex presidente repubblicano aveva accusato Joe Biden di brogli elettorali.

Trump ha già detto di volersi candidare alle elezioni del 2024, ma se il dipartimento di Giustizia continua le indagini, il 6 gennaio del 2021 rischia di essere uno dei suoi ultimi giorni alla Casa Bianca.

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