- Pechino non poteva continuare a non schierarsi nelle plurime crisi del Corno d’Africa dove ha molto investito
- Proverà ad implicare tutti gli attori in grandi programmi transfrontalieri per favorire la stabilità regionale
- Dovrà tuttavia affrontare i rischi connessi con l’entrata nel campo controverso della politica africana, a costo di scontentare qualcuno
Con la guerra in Ucraina la deglobalizzazione avanza a passi celeri e anche la Cina deve adattarsi. Pechino cambia la sua dottrina tradizionale, quella del non immischiarsi mai negli affari interni dei paesi con cui commercia, perché non è più sicura che l’ambiente internazionale continui automaticamente ad essere favorevole per i suoi investimenti. Di conseguenza occorre dare qualcosa di più, offrire aiuti e garanzie politiche che fino ad ora erano esclusi a priori. Un esempio recente è l’Af



