- Il trentennale dell’allacciamento delle relazioni diplomatiche tra la Repubblica popolare cinese (Rpc) e Israele, che ricorre quest’anno, si sarebbe dovuto svolgere in un clima di festa.
- Ma la nuova amministrazione israeliana guidata da Naftali Bennet si è mostrata molto sensibile alle preoccupazioni di Washington sull’avvicinamento tra Cina e Israele.
- Il risultato è che nei prossimi anni la cooperazione tecnologica Cina-Israele andrà avanti in maniera “discreta” e non potrà tornare ai livelli precedenti del 2020. Questo articolo si trova nel nuovo numero di SCENARI – il settimanale di geopolitica di Domani. Per leggerlo abbonati o compra una copia in edicola.
Il trentennale dell’allacciamento delle relazioni diplomatiche tra la Repubblica popolare cinese (Rpc) e Israele, che ricorre quest’anno, si sarebbe dovuto svolgere in un clima di festa. L’inaugurazione, un anno fa, del nuovo terminal automatizzato del porto di Haifa – affidato per venticinque anni alla gestione dello Shanghai international port group – e il sorpasso, sempre nel 2021, della Cina sugli Usa come primo importatore di prodotti israeliani avrebbero potuto essere celebrati come emble



