«Stiamo mettendo fine al regime in vigore». In Gabon un gruppo di una decina di soldati ha annunciato con un comunicato stampa l’annullamento delle elezioni e lo scioglimento di «tutte le istituzioni della Repubblica» nel paese dell’Africa centrale. Il messaggio è stato letto mercoledì mattina sul canale tv statale Gabon 24.

La dichiarazione è stata poi trasmessa anche dalla televisione pubblica Gabon Première. Tra i militari c’erano membri della Guardia repubblicana, la guardia pretoriana della presidenza (riconoscibili dai berretti verdi), così come soldati dell’esercito regolare e agenti di polizia.

Le elezioni

In Gabon si era votato sabato scorso e l’autorità elettorale nazionale aveva appena annunciato la rielezione, per un terzo mandato, del presidente Ali Bongo Ondimba, al potere da 14 anni. Con il 64 per cento dei voti, Bongo aveva battuto in scrutinio unico il suo principale rivale, Albert Ondo Ossa, che si era fermato al 30 per cento. L’affluenza era stata del 56 per cento. Subito l’opposizione aveva parlato di un’elezione truccata. Il rovesciamento del presidente metterebbe fine al potere della sua famiglia, durato 53 anni.

Il messaggio

«Abbiamo deciso di difendere la pace ponendo fine all’attuale regime causato da un governo irresponsabile e imprevedibile che rischia di portare il paese nel caos», ha detto uno dei soldati apparsi in tv, intervenuto a nome del «comitato per la transizione e il ripristino delle istituzioni».

Dopo l’annuncio del colpo di stato, forti spari sono stati segnalati nella capitale gabonese, Libreville. Ali Bongo risulta ora agli arresti domiciliari, come anche un figlio del presidente. I militari hanno anche deciso la chiusura delle frontiere «fino a nuovo ordine».

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