La società, che dovrebbe investire in Italia, non è tra quelle all’avanguardia nel settore delle auto elettriche e ibride. Adesso Pechino ha varato un piano d’aiuti per i produttori automobilistici di stato che la interessa direttamente
Secondo quanto trapelato negli ultimi giorni da fonti vicine al governo Meloni, in pole position tra le aziende cinesi che l’esecutivo sta provando a convincere ad aprire in Italia una fabbrica di veicoli a nuova energia (Nev) c’è il colosso di stato Dongfeng. Diciamolo subito, la casa di Wuhan – metropoli tristemente famosa come focolaio di Covid-19, ma che prima ancora è stata la capitale dell’auto, la Detroit cinese – non è tra quelle all’avanguardia nella produzione di Nev, ovvero di macchin



