Stando ai risultati parziali, con il 34,6 per cento delle schede scrutinate, il centro-sinistra risulta aver ottenuto 83 dei 140 seggi di cui è composto il parlamento albanese, 9 seggi in più di quelli attuali
Il primo ministro albanese Edi Rama è vicino alla riconferma per un quarto mandato. Domenica i cittadini albanesi hanno votato alle elezioni parlamentari. Dopo la chiusura dei seggi alle 19, un exit poll pubblicato dal quotidiano online Albanian Post e dalla tv Klan Kosova con sede in Kosovo, spiega Reuters, ha mostrato come i socialisti guidati dall’attuale premier avrebbero ottenuto il 51,8 per cento dei voti. L’opposizione del Partito democratico di Sali Berisha invece si sarebbe fermata al 38 per cento. In proiezione, i socialisti conquisterebbero 79 su un totale di 140 seggi, contro i 54 dell’opposizione.
Gli exit poll sono stati confermati dai primi dati, circa il 34,6 per cento delle schede scrutinate, che confermano la netta vittoria di Edi Rama: i socialisti risultano aver ottenuto 83 dei 140 seggi di cui è composto il parlamento albanese, 9 seggi in più di quelli attuali.
Stando ai risultati parziali, è il migliore risultato di sempre, ottenuto dopo tre mandati esecutivi Rama. Tre seggi del partito socialdemocratico, vicino a Rama, permetterebbero al premier, di controllare la maggioranza assoluta in aula. I risultati ufficiali del voto, secondo quanto ha fatto sapere il capo della Commissione elettorale Ilirjan Celibashi, saranno pubblicati entro martedì.
La coalizione di centrodestra “Per una grande Albania”, che riunisce il Partito democratico di Sali Berisha e il Partito della libertà di Ilir Meta, si colloca al secondo posto con il 34,40 per cento dei voti.
A seguire, il Partito socialdemocratico d’Albania con il 3,98 per cento. Un riscontro positivo è stato ottenuto anche dalle nuove forze in campo, con “Iniziativa Albania” che ottiene il 3,42 per cento delle preferenze e Mundesia il 2,59 per cento.
L’opposizione di centrodestra di Sali Berisha, ex presidente della Repubblica e due volte premier, ha registrato un tonfo, sempre secondo i primi dati: avrebbe perso 12 seggi scendendo a quota di 51 deputati. I rimanenti tre seggi sono stati condivisi fra tre nuove forze politiche: il nuovo partito “Mundesia”, fondato da Agron Shehaj, imprenditore e attuale deputato del centro destra, che ha abbandonato, il Partito Democratico di Berisha. La formazione politica dell’ex leader del centro destra Lulzim Basha e Il Movimento Insieme, di un docente universitario, Arlind Qorri.
L’affluenza preliminare è di quasi il 42,16 per cento, inferiore del 4 per cento rispetto a quattro anni fa. Circa 3,7 milioni di elettori in Albania e all’estero hanno votato per eleggere 140 parlamentari per un mandato di quattro anni. Il paese con 2,8 milioni di abitanti ha però 3,7 milioni di elettori, a causa dell’emigrazione di massa. Per la prima volta, i membri della diaspora, circa 191mila, hanno potuto votare per corrispondenza.
Il voto all’estero, riferisce l’agenzia Ata, ha però registrato una controtendenza rispetto al risultato nazionale: con 1.660 schede scrutinate, il Pd di Sali Berisha ottiene il 43,95 per cento dei voti, a fronte del 42,68 per cento del Partito socialista.
Il capo della Commissione elettorale, Ilirjan Celibashi, ha fatto sapere che le elezioni si sono svolte in modo sostanzialmente pacifico, con alcune irregolarità che hanno coinvolto alcuni candidati e alcuni dei loro sostenitori, ma che non avranno un impatto negativo sui risultati.
Campagna elettorale
Rama, da 12 anni al potere, è il favorito, si prepara per il quarto mandato, dopo una campagna elettorale dominata dalle accuse di corruzione diffusa e promesse di adesione all’Unione europea entro il 2030. Il processo di integrazione europea, seppur lenta e faticosa, ha portato a ottobre 2024 ad aprire i primi capitoli negoziali.
Il primo ministro, nell’ultimo anno, ha dovuto affrontare una serie di scandali personali, oltre alle accuse di repressione nei confronti dell’opposizione. Ad esempio, quest’anno è stato arrestato il suo alleato Erion Veliaj, sindaco di Tirana, accusato di corruzione e riciclaggio di denaro.
«Oggi il popolo albanese ci darà tutta la forza di cui abbiamo bisogno per fare dell’Albania il prossimo stato membro europeo», ha detto Rama dopo aver votato.
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