- Il Brasile arriva al bivio del primo turno delle elezioni presidenziali con grandi incertezze sul suo futuro, e immerso in un clima da derby tra l’uscente Jair Bolsonaro e l’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva.
- Il voto elettronico c’è da un quarto di secolo, non c’è mai stato alcun allarme o denuncia fondata di brogli. Eppure Bolsonaro attacca il sistema telematico da mesi, vorrebbe mettere l’esercito come suo guardiano del voto, ignorando anche i moniti della Corte suprema.
- Dall’altra parte, invece, è talmente forte la suggestione del gran ritorno ai tempi felici che Lula non si è nemmeno curato di presentare un programma di governo, e la composizione della sua squadra resta un mistero.
Vittoria e gran ritorno di Lula già domenica, oppure un altro mese di tensioni, colpi bassi, regolamenti di conti nelle strade. Il Brasile arriva al bivio del primo turno delle elezioni presidenziali con grandi incertezze sul suo futuro, e immerso in un clima da derby, senza sapere a che punto arriverà il fischio finale della lunga sfida tra Jair Bolsonaro e Luiz Inácio Lula da Silva. L'ultimo sondaggio conferma i dubbi: Lula avrebbe il 50 per cento dei voti validi, Bolsonaro è molto staccato c



