IL RUOLO DELL’EUROPA E DELL’ITALIA

Il Sahel non è l’ultima battaglia. All’Ue serve una politica comune

(La nomina dell’ex viceministra degli esteri Emanuela Del Re a nuova rappresentante speciale Ue\\u00A0offre una prova delle ambizioni del governo italiano nel Sahel. Foto AP)
(La nomina dell’ex viceministra degli esteri Emanuela Del Re a nuova rappresentante speciale Ue offre una prova delle ambizioni del governo italiano nel Sahel. Foto AP)
  • La nomina dell’ex viceministra degli esteri Emanuela Del Re a nuova rappresentante speciale Ue offre una prova delle ambizioni del governo italiano nel Sahel.
  • Siamo dunque a un punto di svolta, con la Francia che, pur mantenendo i raid aerei della propria missione Barkhane, tira il freno mentre i partner europei sono lanciati?
  • Oggi che con il governo Draghi il rapporto con la Francia è più costruttivo, mentre la Ue ha un nuovo approccio strategico, è quanto mai necessario demistificare l’immagine del Sahel come confine ultimo e battaglia decisiva e dare ossigeno a un dibattito sulla politica estera comune da troppo tempo ostaggio di ossessioni migratorie.

Irritata dal “golpe nel golpe” con il quale il colonnello Assimi Goita si è autoincoronato, questa volta la Francia ha dato seguito alle minacce, sospendendo le operazioni congiunte con le forze armate del Mali. Dal 2012, quando il nord è caduto in mano agli jihadisti e ufficiali di basso rango hanno preso il potere nella capitale Bamako, il Mali naviga a vista, fra interventi internazionali e un precario processo di pace. Nel frattempo è ormai l’intera regione saheliana a essere spazzata da un

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