Nuovi interessi

Gas e armi, le difficoltà della Russia aprono la corsa verso la Nigeria

Veduta aerea di due piattaforme di perforazione petrolifera offshore / Foto Ap
Veduta aerea di due piattaforme di perforazione petrolifera offshore / Foto Ap
  • La guerra in Ucraina e il bisogno dell’Europa di fonti energetiche alternative hanno riportato l’attenzione sul Trans-Saharan Gas Pipeline, il gasdotto che dovrebbe trasportare il gas liquefatto della Nigeria fino in Sicilia, passando per Niger e Algeria. 
  • Il progetto aumenterebbe la rilevanza geopolitica della Nigeria, paese in cui si scontrano gli interessi di Cina, Russia, Stati Uniti e Turchia, e porterebbe Abuja a investire ancora di più nel settore militare per poter garantire la sicurezza dell’infrastruttura.
  • A causa delle sanzioni occidentali, però, Mosca non è in grado di fornire nuovi armamenti alla Nigeria, né di ammodernare quelli già venduti. Una debolezza di cui sono pronti ad approfittare Cina, Turchia e Usa.

La guerra in Ucraina ha avuto un impatto negativo sul continente africano, che ha dovuto fare i conti con l’aumento del prezzo del cibo e con l’aggravarsi dell’insicurezza alimentare a causa dell’interruzione delle linee di approvvigionamento del grano, ma per alcuni governi il conflitto rappresenta un’importante occasione di guadagno. La rottura dei rapporti diplomatici con la Russia e la necessità di ridurre nel più breve tempo possibile la propria dipendenza da Mosca hanno diretto lo sguardo

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