Almeno 104 palestinesi sono stati uccisi durante raid israeliani sulla Striscia di Gaza dall'alba di oggi. Lo dicono fonti ospedaliere ad Al Jazeera. Di questi, secondo le fonti, 37 erano in attesa di aiuti umanitari.

Secondo testimoni e fonti locali, le truppe israeliane avrebbero circondato le aree di distribuzione alimentare e aperto il fuoco sulla folla. Tra le vittime ci sono diversi bambini e adolescenti. L’ospedale Nasser di Khan Yunis ha segnalato «un numero senza precedenti di vittime in poche ore» e avverte che il bilancio potrebbe salire per la carenza di medicinali e personale.

Intanto dagli Stati Uniti arriva la conferma di nuovi sviluppi sul fronte degli ostaggi. Il presidente Donald Trump ha annunciato che altri 10 ostaggi saranno rilasciati “a brevissimo” da Hamas, nell’ambito dell’intesa per un possibile cessate il fuoco di 60 giorni. «Ne abbiamo già riportati indietro molti, e contiamo di completare presto il processo» ha detto Trump, elogiando il suo inviato per il Medio Oriente Steve Witkoff. L’accordo prevede la restituzione dei 10 ostaggi vivi e delle salme di altri 18 in cambio della liberazione di detenuti palestinesi nelle carceri israeliane.

PUNTI CHIAVE

18:40

Media, oltre 100 morti a Gaza nei raid israeliani 

17:00

Hamas: 95 palestinesi morti in raid Idf

16:40

 Almeno 32 palestinesi uccisi vicino a sito distribuzione aiuti a Gaza, Ghf nega

18:40

Media, oltre 100 morti a Gaza nei raid israeliani 

Stando a quanto riporta Al Jazeera, sono almeno 70 i palestinesi uccisi dall’alba del 19 luglio nella Striscia di Gaza, di cui 32 mentre erano in fila per ricevere aiuti umanitari nei pressi di Khan Yunis e Rafah. Lo riferiscono fonti mediche locali, secondo cui oltre 100 persone sono rimaste ferite, molte in gravi condizioni.

17:37

Oltre 50 manifestanti di 'Palestine Action' stati arrestati a Londra

 Oltre 50 manifestanti di 'Palestine Action' sono stati arrestati a Westminster, in Inghilterra, nel corso di alcune proteste. Due settimane fa, l'associazione pro Palestina è stata dichiarata 'organizzazione terroristica proibita' dal governo britannico, sulla base delle leggi antiterrorismo del paese. Lo riferisce Sky News aggiungendo che decine di manifestanti si sono radunati in Piazza del Parlamento portando cartelloni con su scritto:
"Mi oppongo al genocidio, sostengo Palestine Action". La legge implica che l'appartenenza o il sostegno al gruppo di azione diretta costituisca ora un reato, punibile con una pena detentiva fino a 14 anni, ai sensi del Terrorism Act del 2000. Anche indossare una maglietta o una spilla con il nome del gruppo può comportare una pena massima di sei mesi.

La polizia metropolitana inglese ha confermato in un post su X che "55 persone sono state arrestate a Parliament Square per aver esposto cartelli a sostegno di Palestine Action, un gruppo proibito".
Manifestazioni simili si stanno svolgendo in tutto il Regno Unito: a Manchester, Edimburgo, Bristol e Truro per protestare contro il sostegno di Londra a Israele nella guerra a Gaza, rivela Sky News. Il ministro degli Interni britannico, Yvette Cooper, ha annunciato l'intenzione di vietare Palestine Action dopo che due aerei Voyager sarebbero stati danneggiati presso la base aerea Raf di Brize Norton, nell'Oxfordshire, il 20 giugno scorso, causando presunti danni per circa 7 milioni di sterline. Huda Ammori, co-fondatrice di Palestine Action, sta cercando di opporsi al divieto e lunedì prossimo parteciperà a un'udienza presso l'Alta Corte per ottenere l'autorizzazione a presentare una revisione giudiziaria.

17:00

Hamas: 95 palestinesi morti in raid Idf

 Gli attacchi israeliani hanno ucciso 95 persone a Gaza e ne hanno ferite 511 nelle ultime 24 ore. È il bilancio fornito dal ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas. Dall'inizio della guerra, dopo il massacro del 7 ottobre 2023 di Hamas in Israele, il bilancio è di 58.765 morti

16:40

 Almeno 32 palestinesi uccisi vicino a sito distribuzione aiuti a Gaza, Ghf nega

 Almeno 32 persone palestinesi sono rimaste uccise da un attacco israeliano mentre si dirigevano verso un sito di distribuzione di aiuti a Gaza. Lo hanno riferito il ministero della Salute di Gaza e rappresentanti dell'ospedale Nasser di Khan Younis. L'esercito israeliano ha dichiarato di aver sparato colpi di avvertimento contro i sospetti che si erano avvicinati alle truppe, nonostante gli inviti a fermarsi e che questo e' avvenuto a un chilometro di distanza da un sito di distribuzione di aiuti, che non era attivo in quel momento. Una persona, residente a Gaza, ha detto che era nel gruppo che si stava avvicinando al sito, per ricevere aiuti, e di non avere sentito alcun avvertimento prima dell'inizio degli spari. La Gaza Humanitarian Foundation, fondazione umanitaria sostenuta dagli Stati Uniti e che gestisce il sito degli aiuti, ha fatto sapere che sabato non ci sono stati incidenti o vittime: "Oggi non si sono verificati incidenti presso nessuno dei nostri siti di distribuzione degli aiuti, ne' in prossimita' di essi. L'attivita' delle Idf che ha causato vittime e' avvenuta ore prima dell'apertura dei nostri siti e, a quanto ci risulta, la maggior parte delle vittime si e' verificata a diversi chilometri di distanza dal sito Ghf piu' vicino", si legge in una nota.
 

15:27

Al Jazeera: almeno 70 palestinesi uccisi a Gaza

 Il numero dei palestinesi uccisi negli attacchi israeliani a Gaza dall'alba è salito a 70. Lo riferiscono fonti ospedaliere ad Al Jazeera. Nel numero sono incluse 36 persone che si trovano in un centro di distribuzione degli aiuti. Quattro corpi sono stati recuperati nel luogo degli attacchi israeliani a Bani Suheila, a est di Khan Younis, hanno riferito fonti del Nasser Medical Complex. Nel frattempo, una fonte dell'ospedale Al-Ahli ha dichiarato che tre persone sono state uccise e molte altre sono rimaste ferite in due attacchi aerei israeliani sul quartiere di Zeitoun, a sud della città di Gaza.

15:24

Ghf, nessun incidente vicino a nostri centri aiuti Gaza 

 La Gaza Humanitarian Foundation ha smentito che ci siano stati attacchi israeliani nei pressi dei suoi siti di distribuzione di aiuti nella Striscia, come riportato dai media. "Non si sono verificati incidenti... Le attività dell'Idf che hanno causato vittime sono avvenute ore prima dell'apertura dei nostri siti e, a quanto ci risulta, la maggior parte delle vittime si è verificata a diversi chilometri di distanza dal sito Ghf più vicino", si legge in una nota dell'organizzazione su X. Secondo la protezione civile a Gaza, 26 palestinesi sono stati uccisi e oltre 100 sono rimasti feriti da fuoco israeliano nei pressi di due centri di distribuzione aiuti nella Striscia. "Queste notizie sono false. Se i giornalisti si fossero presi la briga di contattarci, glielo avremmo detto. Media come Ap e Sky News continuano a fungere da portavoce di Hamas giorno dopo giorno", ha sostenuto Ghf. L'organizzazione, sostenuta da Usa e Israele, ha ricordato di aver "ripetutamente avvertito di non recarsi nei nostri siti durante la notte e nelle prime ore del mattino". "La realtà è questa: siamo l'unica organizzazione che fornisce cibo alla popolazione di Gaza in questo momento", ha aggiunto, esortando l'Onu a "smettere di stare a bordo campo e a trovare un modo per distribuire aiuti o aiutarci a farlo... L'alternativa è altro caos e disperazione".

15:24

Ghf, nessun incidente vicino a nostri centri aiuti Gaza 

 La Gaza Humanitarian Foundation ha smentito che ci siano stati attacchi israeliani nei pressi dei suoi siti di distribuzione di aiuti nella Striscia, come riportato dai media. "Non si sono verificati incidenti... Le attività dell'Idf che hanno causato vittime sono avvenute ore prima dell'apertura dei nostri siti e, a quanto ci risulta, la maggior parte delle vittime si è verificata a diversi chilometri di distanza dal sito Ghf più vicino", si legge in una nota dell'organizzazione su X. Secondo la protezione civile a Gaza, 26 palestinesi sono stati uccisi e oltre 100 sono rimasti feriti da fuoco israeliano nei pressi di due centri di distribuzione aiuti nella Striscia. "Queste notizie sono false. Se i giornalisti si fossero presi la briga di contattarci, glielo avremmo detto. Media come Ap e Sky News continuano a fungere da portavoce di Hamas giorno dopo giorno", ha sostenuto Ghf. L'organizzazione, sostenuta da Usa e Israele, ha ricordato di aver "ripetutamente avvertito di non recarsi nei nostri siti durante la notte e nelle prime ore del mattino". "La realtà è questa: siamo l'unica organizzazione che fornisce cibo alla popolazione di Gaza in questo momento", ha aggiunto, esortando l'Onu a "smettere di stare a bordo campo e a trovare un modo per distribuire aiuti o aiutarci a farlo... L'alternativa è altro caos e disperazione".

14:42

Ministero salute Gaza: 58.765 morti nella Striscia

 La guerra di Israele a Gaza ha causato la morte di almeno 58.765 persone e il ferimento di 140.485, dal 7 ottobre 2023. Lo ha reso noto il ministero della Salute della Striscia gestito da Hamas nel suo ultimo bollettino.

14:06

Al Jazeera: 50 palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza

 Il ministero della Sanità di Gaza gestito da Hamas afferma che 32 palestinesi sono stati uccisi oggi negli attacchi israeliani contro i centri di distribuzione degli aiuti statunitensi nella Striscia meridionale. Da parte sua, l'emittente tv Al Jazeera riporta che da questa mattina nel complesso sono stati uccisi nella Striscia di Gaza almeno 50 palestinesi. 

13:25

Idf: sparati colpi di avvertimento a Rafah

L'esercito israeliano ha reso noto di essere a conoscenza di segnalazioni riguardanti vittime" a seguito di un episodio avvenuto nella notte a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo la ricostruzione militare, riportata dal Times of Israel, "dei palestinesi si sono avvicinati alle forze israeliane nell'area di Rafah in modo tale da costituire una minaccia". L'Idf ha spiegato che "i soldati hanno operato per impedire ai sospetti di avvicinarsi, hanno intimato loro di allontanarsi e, poiché non hanno obbedito, le truppe hanno sparato colpi di avvertimento". Il portavoce ha aggiunto che "l'incidente si è verificato a un chilometro di distanza dal punto di distribuzione più vicino e durante la notte, quando il sito non era aperto per la raccolta degli aiuti". Secondo la protezione civile di Gaza, controllata da Hamas, almeno 26 palestinesi sono stati uccisi e oltre 100 feriti nei pressi di punti di distribuzione di aiuti umanitari. In un contesto segnato da numerosi incidenti simili negli ultimi mesi, che hanno causato centinaia di vittime, l'episodio ha suscitato ulteriore allarme tra la popolazione civile. L'Idf ha annunciato che "l'incidente è oggetto di ulteriori verifiche".

12:03

Idf: colpiti 90 obiettivi a Gaza nell'ultimo giorno

Le forze dell'Idf hanno colpito nell'ultimo giorno circa 90 obiettivi a Gaza con attacchi aerei e di terra, continuando a eliminare terroristi, distruggere le loro infrastrutture e depositi di armi, sia in superficie che sottoterra.
Lo scrive in un comunicato l'esercito israeliano, precisando che le forze nella Striscia di Gaza hanno scoperto e distrutto infrastrutture terroristiche nell'area di Beit Hanoun. A Gaza City - aggiunge l'Idf - i combattenti hanno distrutto postazioni di lancio, di cecchini e depositi di armi.

11:41

Esame di maturità per centinaia di studenti a Gaza

Esame di maturità per centinaia di studenti palestinesi di Gaza: nonostante la guerra che da quasi due anni devasta la Striscia, il ministero dell'Istruzione ha organizzato il test di fine anno.
È la prima volta che si tiene dal massacro di Hamas in Israele del 7 ottobre che ha dato il via al conflitto nell'enclave palestinese. Circa 1.500 studenti si sono iscritti all'esame, che si svolge online grazie a un software specializzato.
Come racconta al Jazeera, a causa dei bombardamenti israeliani continui, non è facile per i ragazzi partecipare: c'è chi sta sostenendo l'esame online da casa, chi da bar, tende e rifugi, ovunque riescano a trovare un dispositivo carico e una connessione internet funzionante. "Gli studenti hanno scaricato l'app per sostenere l'esame, ma devono affrontare molte difficoltà", ha dichiarato Morad al-Agha, responsabile degli esami nel Governatorato Centrale di Gaza. "Stiamo sostenendo gli esami online, ma è molto difficile. Internet è debole, molti di noi non hanno dispositivi e non c'è un luogo sicuro dove fare l'esame. Abbiamo anche perso i nostri libri durante i bombardamenti", ha commentato un giovane, Doha Khatab.
Prima dell'esame finale, gli studenti hanno fatto una simulazione, progettata non solo per testare le loro conoscenze, ma anche la stabilità del sistema. A Gaza il 95 per cento delle infrastrutture scolastiche è stata distrutta, lasciando oltre 660.000 bambini senza scuola, secondo l'Onu. Molti istituti gestiti dalle Nazioni Unite sono ora utilizzati come rifugi per gli sfollati.

11:22

Parolin, opportuna telefonata Netanyahu al Papa, fare chiarezza

 "Credo che è stata opportuna, non si poteva non spiegare al Papa, non informare direttamente il Papa di quanto è successo, che è di una gravità assoluta. Quindi trovo la telefonata positiva, trovo la volontà del primo ministro israeliano di parlare direttamente con Papa Leone positiva". Lo dice il segretario di stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, in una intervista di ieri sera al Tg2 rilanciata dai media vaticani.
"Adesso, credo - aggiunge - ci sono tre cose da attendersi a mio parere da questa telefonata a Papa Leone o dopo questa telefonata: prima di tutto che veramente si facciano conoscere i risultati reali dell'inchiesta che è stata promessa. Perché la prima interpretazione che è stata data è quella di un errore, però è stato assicurato che ci sarebbe stata una indagine al riguardo: quindi che veramente si faccia questa indagine con tutta serietà e che si conoscano, si portino a conoscenza i risultati". "E poi - continua -, dopo tante parole, finalmente si dia spazio ai fatti. Io spero davvero che quanto detto dal primo ministro possa realizzarsi nel più breve tempo possibile perché la situazione di Gaza è una situazione davvero insostenibile".
"E' una guerra senza limiti - aggiunge - da quello che si è potuto vedere: come si può distruggere e affamare una popolazione come quella di Gaza? Già molti limiti erano stati superati. D'altra parte lo abbiamo detto sin dall'inizio come diplomazia della Santa Sede: la famosa questione della proporzionalità"

11:11

La Freedom Flottilla tenterà di portare aiuti a Gaza

 L'imbarcazione Handala della Freedom Flottilla, che tenterà di portare aiuti umanitari a Gaza per la terza volta, forzando il blocco israeliano sulla Striscia, salperà da Gallipoli domani, domenica 20 luglio. A bordo ci sarà anche la salsa Sfruttazero realizzata in Puglia sulla base di un progetto di autoproduzioni agroecologiche di tipo cooperativo e mutualistico, promosso da persone italiane e persone straniere che si oppongono allo sfruttamento in agricoltura tramite il lavoro in autogestione.
Quest'anno la produzione di salsa Sfruttazero sarà dedicata alla Palestina: il 2% del ricavato della stagione 2025, riservato ogni anno alla Cassa di Mutuo Soccorso, andrà interamente alle iniziative agricole, ai progetti culturali e artistici e agli interventi di mutuo aiuto promossi da Popular Art Centre a Gaza e in Cisgiordania, "una realtà basata - spiega una nota - sulla costruzione di comunità artistico teatrale e agricole a protezione della terra come fonte di patrimonio, identità e resistenza nella lotta contro l'occupazione di Israele. È la dodicesima stagione della filiera Sfruttazero-autoproduzioni Fuorimercato, targata Solidaria Bari e Diritti a Sud a Nardò".
"Una filiera - spiegano i promotori - che continua a intrecciare le lotte migranti per la libertà di movimento e per il diritto alla casa. Insieme agli e alle abitanti di VillaRoth - casa autogestita dove ha sede lo sportello di autodifesa sindacale Fuorimercato - quest'anno fanno parte della comunità agricola Sfruttazero quanti hanno partecipato alle mobilitazioni nel Cara di Bari Palese per denunciare la morte di Bangaly Soumaoro e le condizioni disumane di vita nella struttura. Una lotta che tra dicembre e gennaio scorso ha portato al riconoscimento della protezione internazionale per quasi un centinaio di persone. Che però ancora oggi si scontrano con l'inadeguatezza della seconda accoglienza (Sai) indispensabile per ricevere una residenza e quindi il permesso di soggiorno".

10:47

Avs: Ue cessi di essere complice del genocidio a Gaza

I deputati dell'Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) al Parlamento europeo hanno depositato un'interrogazione scritta alla Commissione europea per chiedere conto della partecipazione dell'azienda israeliana Rafael - produttrice di droni e missili impiegati nei massacri a Gaza - a progetti finanziati dall'UE attraverso il programma Horizon Europe.
Secondo quanto riportato da un recente articolo sul Manifesto - si legge in una nota di Avs - Rafael continua a ricevere fondi europei mentre fornisce tecnologie militari al governo israeliano responsabile di una campagna di distruzione sistematica, definita da numerosi esperti e organismi internazionali come un genocidio in corso.
Con questa interrogazione, i deputati Avs chiedono alla Commissione: "Se intenda continuare a finanziare un'azienda coinvolta direttamente in crimini contro l'umanità; come giustifichi la violazione dei principi fondamentali dell'Unione, tra cui il rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani; se non ritenga urgente escludere immediatamente Rafael da ogni finanziamento europeo. "È inaccettabile che l'Unione Europea finanzi strumenti di guerra e morte. La complicità non è neutrale: è corresponsabilità", conclude la nota.

10:19

Fonti mediche: 41 morti a Gaza

 Fonti mediche hanno riferito ad al Jazeera che sono 41 i palestinesi uccisi oggi in attacchi israeliani a Gaza, tra cui 29 nei pressi di centri di distribuzione di aiuti. L'emittente qatarina inoltre riporta la notizia di un raid dell'Idf con drone su una tendopoli a ovest della citta' di Khan Younis, nel sud della Striscia, che ha fatto un numero imprecisato di morti e feriti.

09:49

Il presidente siriano Ahmed al-Sharaa annuncia un cessate il fuoco

Il presidente siriano Ahmed al-Sharaa ha annunciato un cessate il fuoco immediato e totale in seguito ai sanguinosi scontri degli ultimi giorni nella provincia a maggioranza drusa di Suwayda, che hanno provocato oltre 300 morti. La decisione arriva nel tentativo di fermare l'escalation di violenza che ha sconvolto la regione. In una nota ufficiale, la presidenza siriana ha invitato tutte le parti coinvolte a rispettare pienamente la tregua e a porre fine alle ostilità in ogni zona del Paese. "Qualsiasi violazione del cessate il fuoco sarà considerata una chiara violazione della sovranità", si legge nel comunicato.

08:41

Almeno 29 persone uccise da Idf a centro aiuti Rafah

Almeno 29 persone sono state uccise e un'ottantina ferite dalle forze israeliane al centro di distribuzione di aiuti a Rafah, nel nord di Gaza. Lo riferiscono fonti mediche.
A quanto riportato da al Jazeera, poi, almeno 18 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani nella striscia, tra cui sei in un raid su una tenda che ospitava gli sfollati nel quartiere Daraj di Gaza.

08:25

 Idf spara su folla in attesa degli aiuti, almeno 12 morti

 

Almeno 12 palestinesi sono stati uccisi e più di 100 feriti, molti in modo grave, dopo che l'esercito israeliano ha aperto il fuoco su civili riuniti per ricevere aiuti umanitari a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti mediche dell'ospedale Nasser, dove il direttore, il dottor Atef al-Hout, ha parlato di "un numero senza precedenti di vittime in pochissimo tempo" e ha avvertito che il bilancio potrebbe peggiorare a causa della carenza di personale, attrezzature e medicinali.

Secondo testimoni e fonti locali, le truppe israeliane hanno circondato l'area di Al-Tina Street, dove migliaia di persone si erano radunate per raggiungere un centro di distribuzione alimentare, e hanno iniziato a sparare proiettili veri sulla folla. Tra le vittime, numerosi bambini e adolescenti, ha raccontato chi era presente, citato da Haaretz.
 

08:18

Tregua Israele-Siria

 "Il primo ministro israeliano Netanyahu e il presidente siriano Ahmad al-Chareh, con l'appoggio del segretario di Stato americano Rubio, hanno concordato un cessate il fuoco", ha scritto Barrack sui social. "Invitiamo i drusi, i beduini e i sunniti a deporre le armi e, insieme alle altre minoranze, a costruire una nuova identità siriana unita, in pace e prosperità con i suoi vicini", ha proseguito l'inviato americano.
Almeno 638 persone sono morte da domenica nelle violenze tra drusi e beduini, secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Israele è intervenuto mercoledì con imponenti bombardamenti nel cuore della capitale Damasco, colpendo anche il quartier generale dell'esercito. Nuovi scontri sono scoppiati ieri tra fazioni tribali beduine e drusi all'ingresso di Sweida.
Circa 200 combattenti tribali si sono scontrati con uomini drusi armati della città usando mitragliatrici e proiettili.

07:03

Trump: presto liberi altri 10 ostaggi

Altri 10 ostaggi saranno rilasciati a breve nella Striscia di Gaza. Lo ha rivelato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, senza fornire ulteriori dettagli.
Il presidente, viene riferito dai media Usa, ne avrebbe parlato durante una cena con i parlamentari alla Casa Bianca, elogiando gli sforzi del suo inviato speciale Steve Witkoff. I negoziatori israeliani e di Hamas hanno partecipato all'ultimo round di colloqui a Doha a partire dal 6 luglio, e hanno discusso una proposta sostenuta dagli Stati Uniti per un cessate il fuoco di 60 giorni.

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