Due persone sono state uccise e più di 20 ferite da colpi di arma da fuoco nei pressi di un centro di aiuti nel nord di Rafah, riporta Al Jazeera. Dall’alba di lunedì 74 morti nell’enclave palestinese
Oltre 600 funzionari della sicurezza israeliani in pensione hanno scritto al presidente degli Stati Uniti Donald Trump per chiedergli di fare pressione sul premier Benjamin Netanyahu affinché ponga fine alla guerra nella Striscia di Gaza. «Secondo il nostro giudizio professionale, Hamas non rappresenta più una minaccia strategica per Israele e la nostra esperienza ci dice che Israele ha tutto ciò che serve per gestire le sue residue capacità terroristiche, a distanza o in altro modo», si legge nella lettera condivisa con i media. «Questa guerra non è più una guerra giusta e sta portando lo Stato di Israele a perdere la sua identità», ha aggiunto Ami Ayalon, ex direttore dello Shin Bet.
Ma l’indirizzo politico del governo sembra altro. «Occuperemo la Striscia di Gaza. La decisione è stata presa», ha detto un alto funzionario dell'ufficio del primo ministro a Channel 12. «Hamas non rilascerà altri ostaggi senza una resa totale, e noi non ci arrenderemo. Se non agiamo ora, gli ostaggi moriranno di fame e Gaza resterà sotto il controllo di Hamas», ha aggiunto..
Intanto il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si riunirà martedì per una sessione straordinaria «sulla terribile situazione degli ostaggi a Gaza». Lo ha annunciato su X Danny Danon, ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, dopo la pubblicazione di immagini degli ostaggi tenuti prigionieri da Hamas, anche loro scheletrici.
La Striscia è ridotta alla fame. Secondo Al Jazeera, due persone sono state uccise e più di 20 sono rimaste ferite da colpi d’arma da fuoco nei pressi di un centro di aiuti a nord di Rafah. Fonti ospedaliere dell’enclave palestinese riferiscono che dall’alba di lunedì sono state uccise 67 persone, di cui 34 richiedenti aiuti.
PUNTI CHIAVE
18:50
Unicef: "A Gaza vengono uccisi 28 bambini al giorno"
08:43
Media, due persone uccise vicino al centro di aiuti a Gaza
08:00
Martedì riunione del Consiglio di sicurezza Onu sugli ostaggi
07:50
Trump: «Non penso che a Gaza sia genocidio»
Fonte ufficio di Netanyahu: "Occupiamo Gaza"
"Occuperemo la Striscia di Gaza. La decisione è stata presa". Lo riferisce un alto funzionario dell'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu a Channel 12. "Hamas non rilascerà altri ostaggi senza una resa totale, e noi non ci arrenderemo. Se non agiamo ora, gli ostaggi moriranno di fame e Gaza resterà sotto il controllo di Hamas", ha detto.
Il bilancio delle vittime di Gaza sale a 74
Secondo quanto riferito ad Al Jazeera da fonti ospedaliere, l'ultimo bilancio delle vittime dall'alba comprende almeno 74 morti, di cui 34 persone in cerca di aiuto.
Unicef: "A Gaza vengono uccisi 28 bambini al giorno"
L'Unicef ha denunciato la portata del numero di bambini uccisi a Gaza, che secondo l'organizzazione ammontano in media a 28 al giorno, "le dimensioni di un'aula scolastica".
"I bambini di Gaza hanno bisogno di cibo, acqua, medicine e protezione. Più di ogni altra cosa, hanno bisogno di un cessate il fuoco, ora", ha affermato l'agenzia delle Nazioni Unite.
L'Idf afferma che decine di pacchi di aiuti sono stati lanciati a Gaza
Una dichiarazione militare israeliana afferma che 120 pacchi di aiuti umanitari sono stati lanciati via aerea in tutta Gaza, in un'operazione a cui hanno partecipato sei paesi, tra cui Emirati Arabi Uniti, Giordania, Egitto, Germania, Belgio e Canada. Si tratta della prima volta che il Canada prende parte a un'operazione del genere, secondo quanto si legge nella nota.
I funzionari umanitari hanno criticato il ricorso ai lanci aerei, definendolo pericoloso nella densamente popolata Gaza: proprio oggi un'infermiera è stata uccisa da un lancio di questo tipo a Deir el-Balah. Hanno affermato che sarebbe molto più efficace per Israele consentire l'ingresso di maggiori aiuti attraverso i valichi terrestri.
Telefonata Putin-Netanyahu
Secondo quanto riportato dall'agenzia russa Interfax, il presidente Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
Netanyahu convocherà il gabinetto di sicurezza per discutere della guerra a Gaza
Netanyahu ha dichiarato che questa settimana convocherà il suo gabinetto di sicurezza per discutere su come impartire istruzioni all'esercito su come procedere a Gaza. Nella dichiarazione non è stato specificato quando si sarebbe tenuta la riunione del gabinetto di sicurezza.
Il premier israeliano a affermato che Israele continuerà il conflitto finché non avrà raggiunto tutti i suoi obiettivi di guerra, tra cui la completa sconfitta di Hamas. La dichiarazione arriva nonostante gli avvertimenti, anche di ex funzionari israeliani, secondo cui l'obiettivo rimane irrealistico. Netanyahu ha affermato all'inizio di una riunione del governo: "Dobbiamo continuare a restare uniti e a combattere insieme per raggiungere tutti i nostri obiettivi di guerra: la sconfitta del nemico, la liberazione dei nostri ostaggi e la garanzia che Gaza non rappresenterà più una minaccia per Israele".
Mezzaluna Rossa: “Colpiti civili in attesa di aiuti a Gaza. Due morti e 11 feriti”
La Mezzaluna Rossa Palestinese (PRCS) ha accusato le forze israeliane di aver aperto il fuoco contro un gruppo di civili che attendevano aiuti umanitari nella zona centrale della Striscia, nel corridoio di Netzarim. Il bilancio è di due morti e almeno 11 feriti, secondo quanto riferito dai paramedici dell’organizzazione.
Le immagini pubblicate dal PRCS mostrano ambulanze che soccorrono i feriti, corpi avvolti in coperte bianche, persone trasportate d’urgenza in ospedale, alcune in condizioni critiche. Netzarim è un’area che le forze israeliane hanno trasformato in una zona militarizzata nel cuore della Striscia.
Solo il giorno prima, sempre secondo la PRCS, un membro del suo personale è stato ucciso e altri due feriti in un presunto attacco contro il quartier generale dell’organizzazione a Khan Younis.
Salgono a 94 i morti negli attacchi israeliani a Gaza nelle ultime 24 ore
I bombardamenti israeliani su Gaza sono proseguiti nelle ultime 24 ore, con funzionari palestinesi che hanno segnalato vittime diffuse e un peggioramento delle condizioni umanitarie. Almeno 94 palestinesi sono stati uccisi e altri 439 sono rimasti feriti. Tra le vittime, 29 persone sono state uccise mentre cercavano di raccogliere aiuti umanitari, secondo quanto riferito dal ministero della Salute di Gaza.
Save the Children: "A Gaza serve una fornitura continua di cibo, la fame colpisce duramente i bambini"
Secondo Save the Children, la crisi della fame a Gaza ha raggiunto livelli catastrofici e i bambini sono tra le principali vittime. Ahmad Alhendawi, direttore regionale per il Medio Oriente dell’organizzazione, ha dichiarato ad Al Jazeera che la situazione “è probabilmente peggiore di quanto riportato, a causa delle difficoltà nel raccogliere informazioni dal territorio”.
“I bambini che raggiungiamo attraverso i nostri team sul campo ci dicono che non solo sono terrorizzati di morire, ma sono terrorizzati dal fatto che, anche se sopravvivessero [a un attacco], potrebbero non essere trovati sotto le macerie”, ha detto Alhendawi, definendo la realtà a Gaza “catastrofica e apocalittica”.
Save the Children chiede che Israele rimuova tutti gli ostacoli alla consegna degli aiuti umanitari e sottolinea che per affrontare la malnutrizione servono rifornimenti continui di cibo, integratori e forniture mediche.
“È possibile invertire una parte [dei danni causati ai bambini dalla fame], ma temo che parte di questi danni sarebbero irreversibili a questo punto”, ha avvertito.
Attivisti israeliani tagliano i pneumatici dei camion di aiuti
Attivisti israeliani, tra cui gli amici dell'ostaggio Rom Braslavski (comparso in un video diffuso dalla Jihad islamica nel fine settimana), hanno bloccato l'ingresso degli aiuti nella Striscia di Gaza e tagliato i pneumatici di camion provenienti dalla Giordania.
Cinque adulti morti per fame nelle ultime 24 ore
Il ministero della Sanità di Hamas ha riferito che nelle ultime 24 ore cinque adulti sono morti a causa della fame o della malnutrizione. Secondo il ministero, il bilancio totale delle vittime legate alla denutrizione sale così a 180 persone, tra cui 93 bambini.
Ex Idf e Mossad chiedono in un video la fine della guerra
Una ventina di ex alti funzionari della sicurezza israeliana hanno diffuso un video congiunto in cui chiedono di porre fine alla guerra a Gaza, sostenendo che Israele ha accumulato più perdite che vittorie e che i combattimenti si sono protratti per ragioni politiche piuttosto che per decisioni militari strategiche.
Tra i 19 capi di stato maggiore dell'Idf in pensione, capi dell'intelligence, direttori dello Shin Bet e del Mossad e commissari di polizia ci sono l'ex capo di stato maggiore e primo ministro Ehud Barak, gli ex capi di stato maggiore Moshe Ya'alon e Dan Halutz, e l'ex direttore dello Shin Bet Yoram Cohen.
Nel video sostengono che i combattimenti a Gaza avrebbero potuto concludersi molto tempo fa e chiedono a Israele di porre fine alla guerra con un cessate il fuoco permanente e un accordo completo sugli ostaggi. "Abbiamo il dovere di alzarci in piedi e dire ciò che dobbiamo dire", afferma l'ex direttore dello Shin Bet, Ami Ayalon. "Questa guerra è iniziata come una guerra giusta. Era una guerra difensiva. Ma una volta raggiunti tutti i suoi obiettivi militari, una volta ottenuta una brillante vittoria militare contro tutti i nostri nemici, questa guerra ha smesso di essere una guerra giusta. Sta portando lo Stato di Israele alla perdita della sua sicurezza e identità".
"Ci sono momenti che rappresentano una bandiera nera in cui bisogna restare fermi e dire: fin qui e non oltre", dichiara l'ex capo di stato maggio Noshe Ya'alon. "In questo momento, abbiamo un governo che i fanatici messianici hanno trascinato in una certa direzione irrazionale". L'ex direttore dello Shin Bet Yoram Cohen aggiunge: "Sono una minoranza, ma il problema è che la minoranza controlla la politica".
Media, due persone uccise vicino al centro di aiuti a Gaza
Due persone, tra cui una donna, sono state uccise e più di 20 sono rimaste ferite dopo essere state colpite da colpi d'arma da fuoco nei pressi di un centro di aiuti a nord di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Ne dà notizia Al Jazeera che cita il servizio di ambulanza di Gaza. Secondo fonti ospedaliere della Striscia, dall'alba di oggi sono state uccise sei persone.
Al Jazeera, un attacco dell'Idf uccide tre persone a Deir el-Balah
Fonti dell'Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa affermano che tre persone sono state uccise in un bombardamento israeliano su una casa a Deir el-Balah, nella Striscia di Gaza centrale, riporta Al Jazeera.
L'Australia dona 11 milioni di euro per gli aiuti a Gaza
Il governo australiano ha annunciato che donerà altri 20 milioni di dollari australiani (circa 11,2 milioni di euro) alle organizzazioni umanitarie impegnate nella consegna cibo e forniture mediche a Gaza.
Dal 7 ottobre 2023, Canberra ha donato 130 milioni di dollari australiani in assistenza umanitaria per i civili a Gaza e in Libano, si legge in un comunicato stampa pubblicato sul sito del ministero degli Esteri.
"L'Australia si è sempre unita all'appello internazionale che chiede a Israele di consentire la piena e immediata ripresa degli aiuti a Gaza, in linea con gli ordini vincolanti della Corte internazionale di giustizia - ha commentato la ministra degli Esteri, Penny Wong -. Le sofferenze e la fame dei civili di Gaza devono finire".
Martedì riunione del Consiglio di sicurezza Onu sugli ostaggi
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunirà martedì per una sessione straordinaria "sulla terribile situazione degli ostaggi a Gaza", ha annunciato in un post su X Danny Danon, ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite.
"È giunto il momento che il Consiglio di Sicurezza condanni inequivocabilmente gli atti barbarici di Hamas, che continuano giorno dopo giorno, ora dopo ora", ha aggiunto.
Trump: «Non penso che a Gaza sia genocidio»
Gli Stati Uniti non hanno raccolto prove di genocidio nella missione dell'inviato Steve Witkoff a Gaza, ha detto il presidente Donald Trump, parlando con i giornalisti.
Alla domanda se avesse visto prove che Israele sta commettendo un genocidio, Trump ha risposto: "Non credo e guardate che lì c'è una guerra". "Sono successe cose orribili il 7 ottobre. È stata una cosa terribile, una delle peggiori che abbia mai visto", ha aggiunto.
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