Secondo il quotidiano americano, i palestinesi verranno sfollati in cambio di “token digitali” e 5mila dollari all'anno per quattro anni. Intanto almeno 66 persone uccise dai raid aerei dell’Idf sulla Striscia: 13 erano in attesa degli aiuti umanitari. Da Barcellona e Genova parte la Global Sumud Flotilla, Greta Thunberg: «Come può il mondo tacere? Tel Aviv è molto chiara sul suo intento genocida»
Un accordo di cessate il fuoco temporaneo per il rilascio degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza «non è all'ordine del giorno», ha dichiarato il ministro israeliano della Cultura e dello Sport, Miki Zohar, in vista della riunione di gabinetto di oggi, domenica 31 agosto.
Nel frattempo, da un’inchiesta del Washington Post emergono i dettagli sul presunto piano degli Stati Uniti per la "ricostruzione" di Gaza: prevede che i palestinesi vengano sfollati in cambio di “token digitali” e 5mila dollari all'anno per quattro anni come contributo per l'alloggio altrove, oltre a sostegno alimentare.
Nella Striscia continuano i raid aerei dell’Idf. Dall’alba sono morte almeno 66 persone, tra cui 13 mentre erano in attesa degli aiuti umanitari, secondo quanto riferito da Al Jazeera.
Intanto è partita da Barcellona e da Genova una nuova flottiglia umanitaria, con a bordo anche l'attivista Greta Thunberg, per cercare di rompere il blocco israeliano della Striscia: «La domanda oggi non è perché stiamo salpando. La questione non riguarda affatto la missione che stiamo per intraprendere. La questione riguarda la Palestina. La questione riguarda come le persone vengono deliberatamente private dei mezzi di sussistenza più elementari e come il mondo possa tacere», ha detto in conferenza stampa la 22enne svedese. Israele, ha continuato Thunberg, è «molto chiaro riguardo al suo intento genocida».
PUNTI CHIAVE
20:14
Tv: "Trump in pressing su Netanyahu, sconfigga subito Hamas"
19:04
Almeno 66 palestinesi morti a Gaza oggi per gli attacchi dell'Idf
14:50
Washington Post: i dettagli sul presunto piano Usa di "ricostruzione" di Gaza
11:30
Greta Thunberg: "Come può il mondo tacere su Gaza?"
09:20
Flottiglia umanitaria guidata da Greta Thunberg pronta a salpare per Gaza
08:21
Israele, nessuna possibilità di una tregua temporanea
07:37
Ucciso il portavoce del braccio armato di Hamas Obeida
Tv: "Trump in pressing su Netanyahu, sconfigga subito Hamas"
Il presidente Usa Donald Trump starebbe esercitando forti pressioni su Benyamin Netanyahu affinché Hamas venga sconfitto rapidamente, addirittura nel giro di due settimane. Lo rivela Channel 12 citando una fonte molto qualificata che spiega i motivi per i quali il primo ministro sta spingendo per la conquista di Gaza e non voglia discutere nella riunione di questa sera la proposta dell'accordo sugli ostaggi. In privato - riferisce la tv israeliana - "Trump ritiene che Hamas non restituirà i rapiti: li userà per sopravvivere. E fatica a comprendere perché non si possa piegare Hamas in tempi brevi".
La Croce Rossa porta la 17enne Yassine in Italia
La Croce Rossa Italiana, dando seguito ad una richiesta dell'Ambasciata d'Italia ad Amman, ha proceduto alla presa in carico di un minore proveniente da Gaza, a partire dallo scorso 27 agosto. Sul volo diretto a Roma Fiumicino che nel pomeriggio di oggi ha portato nel nostro Paese il diciassettenne Yassine, che ha una ferita alla gamba, ci sono altre persone provenienti dall'area interessata dal conflitto. Tre di queste, insieme al ragazzo, sono state trasferite da Roma a Bologna, con un trasporto organizzato dalla Cri. "Siamo felici di aver supportato Yassine in questo viaggio che, lo immagino, per lui sia carico di emozioni. È arrivato in Italia lasciando a Gaza parte della sua famiglia, in quelle terre dove il Diritto Internazionale Umanitario non viene rispettato, dove l'accesso agli aiuti e la fame sono causa di morte, dove la violenza non conosce orari e non ha rispetto della vita. Nella Striscia, i civili sono un bersaglio e lo sono anche strutture sanitarie, operatori umanitari e giornalisti. In questo momento, davanti ad un acuirsi degli attacchi, ribadiamo ancora una volta l'importanza di garantire un accesso sicuro ad aiuti e cure sanitarie a tutta la popolazione, di assicurare rispetto e Dignità a chi soffre, senza alcuna distinzione". Lo ha dichiarato Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana, dopo l'arrivo in Italia del giovane proveniente da Gaza.
Almeno 66 palestinesi morti a Gaza oggi per gli attacchi dell'Idf
Sono 66 i palestinesi uccisi oggi nella Striscia di Gaza da attacchi israeliani. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Wafa che cita fonti mediche. Almeno 33 persone sono state prese di mira mentre stavano andando a prendere del cibo, secondo Wafa.
Domani Tajani incontra la ministra degli Esteri palestinese Aghabekian
Nella giornata di domani il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, incontrerà a Roma la Ministra degli Affari Esteri e degli espatriati palestinese, Varsen Aghabekian. L'incontro avviene a pochi giorni dalla firma da parte dell'Italia di una dichiarazione congiunta con l'Arabia Saudita relativa all'impegno per costruire un Medio Oriente stabile, pacifico e prospero. Con la Ministra palestinese, riferisce una nota della Farnesina, "verrà discussa l'attuale situazione regionale e ribadita la contrarietà di Roma ad ogni occupazione della Striscia di Gaza e di annessione della Cisgiordania, fattori che minacciano gravemente la soluzione 'due Popoli, due Stati'". Il Ministro Tajani ribadirà inoltre l'impegno italiano nel quadro di Food For Gaza. In tale ambito, l'Italia ha destinato alla Striscia di Gaza oltre 200 tonnellate di aiuti alimentari, sanitari e beni di prima necessità ed ha evacuato dal 7 ottobre 2023 oltre 1.000 palestinesi e assistito e curato oltre 180 minori. I Ministri Tajani e Aghabekian visiteranno quindi, insieme al Ministro dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini e alla dirigenza dei rispettivi ospedali, alcuni minori palestinesi ricoverati presso il Policlinico Umberto I, l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e il Policlinico Universitario Agostino Gemelli.
Israele: "Raggiungeremo anche leader Hamas all'estero"
Le operazioni delle Forze di difesa israeliane (Idf) "non sono ancora concluse, la maggior parte dei leader rimasti di Hamas si trova all'estero, e raggiungeremo anche loro". Lo ha affermato il capo di Stato maggiore israeliano Eyal Zamir in una riunione presso il Comando nord alla presenza di vari militari di alto rango. Le Idf "operano in modo offensivo, con iniziativa e superiorità operativa, in tutti i teatri e in ogni momento. Nella Striscia di Gaza, ieri abbiamo colpito uno dei leader di Hamas, Abu Obaida, dopo che la maggior parte della leadership di Hamas era già stata eliminata", ha sottolineato Zamir, ribadendo come "questo passo si aggiunge a una serie di significativi attacchi delle Idf in Yemen, Libano, Siria e in altri scenari. Stiamo sorprendendo, agendo con iniziativa e raggiungendo ogni obiettivo per garantire la sicurezza dei civili israeliani".
Il capo di Stato maggiore ha aggiunto: "Stiamo continuando i nostri sforzi e le nostre operazioni per riportare tutti gli ostaggi, sia vivi che caduti. Negli ultimi giorni, in un'operazione speciale, sono stati recuperati i corpi degli ostaggi Idan Shtivi e Ilan Weiss. Dall'inizio dell'Operazione 'I carri di Gedeone' a marzo di quest'anno, sono stati recuperati i corpi di dieci ostaggi, oltre a quello di Idan Alexander. Continueremo ad agire con decisione per riportarli a casa e non risparmieremo alcuno sforzo, questa e' la nostra missione morale". "Parallelamente al ritorno a scuola - sottolinea il capo delle Idf - questa settimana i riservisti si presenteranno in servizio mentre continuiamo ad avanzare nel combattimento contro Hamas a Gaza City. La missione non è ancora conclusa, e confido che arriveranno e la porteranno a termine nel miglior modo possibile. I nostri successi sono dovuti alla loro costante disponibilità a rispondere, ancora e ancora, per la sicurezza di Israele", ha concluso Zamir.
Al Jazeera, 30 palestinesi uccisi nei raid, anche bimbi
Dall'alba più di 30 persone, tra cui bambini, sono state uccise dagli attacchi israeliani in tutta Gaza. Lo scrive Al Jazeera. Una madre e 3 figli sono morti in seguito a un attacco israeliano contro una casa nel nord della Striscia, ha riferito una fonte dei servizi di emergenza.
Salpata da Barcellona la Sumud Flotilla in direzione Gaza
Venti imbarcazioni della Global Sumud Flotilla sono salpate da Barcellona per Gaza con circa 300 attivisti a bordo, tra cui esponenti politici e personalità internazionali quali l'attivista svedese Greta Thunberg e l'ex sindaca di Barcellona Ada Colau. Circa 5.000 persone si sono radunate al Moll de la Fusta di Barcellona per salutare la flottiglia, secondo i dati della polizia municipale. La missione mira a "rompere l'assedio" di Gaza portato avanti da Israele e creare un corridoio umanitario per portare aiuti nella Striscia. Secondo quanto riferito da El Pais, in totale la flotta sarà composta da circa 50 imbarcazioni provenienti da tutta Europa e salperà in diverse tappe: questa domenica sono partite imbarcazioni da Barcellona e Genova e il 4 settembre partiranno da Tunisia, Grecia e Sicilia. Si incontreranno tutte in acque internazionali, dove proseguiranno il loro viaggio verso la Striscia con la partecipazione di centinaia di attivisti e volontari provenienti da oltre 44 paesi.
Washington Post: i dettagli sul presunto piano Usa di "ricostruzione" di Gaza
Un piano dell'amministrazione Trump che descrive la ricostruzione postbellica della Striscia di Gaza è oggetto di un'inchiesta pubblicata oggi dal Washington Post e prevede il trasferimento di tutti i palestinesi e la creazione di un polo tecnologico statunitense. Secondo il WP, ai palestinesi proprietari di terreni verranno offerti "token digitali" in cambio dei diritti di sviluppo e 5mila dollari all'anno per quattro anni come contributo per l'alloggio altrove, oltre a sostegno alimentare. I token potranno essere utilizzati per finanziare la vita al di fuori della Striscia di Gaza oppure per riscattare un appartamento nelle nuove "città intelligenti alimentate dall'intelligenza artificiale" della Striscia. Gli Stati uniti manterranno il pieno controllo sull'enclave per almeno un decennio, trasferendo gradualmente i compiti di sicurezza alla polizia locale, dopo un periodo di gestione da parte di quelle che il documento definisce "società militari private". Il documento lascia inoltre intendere un coinvolgimento saudita ed emiratino, citando infrastrutture come l'autostrada ad anello e la linea tramviaria MBS e l'autostrada MBZ.
La Striscia di Gaza, spopolata e ricostruita, verrebbe designata come polo per l'industria privata, con aziende menzionate nel documento come Tesla e Amazon Web Services. Chiamata "Gaza Reconstitution, Economic Acceleration and Transformation Trust" o GREAT Trust, la proposta è stata elaborata da alcuni degli stessi israeliani che hanno creato e avviato la Gaza Humanitarian Foundation (GHF), sostenuta da Stati uniti e Israele, che oggi distribuisce cibo all'interno dell'enclave. La pianificazione finanziaria è stata curata da un team che all'epoca lavorava per la Boston Consulting Group.
Dal Regno Unito 3,4 milioni per aiuti vitali a ragazze e madri di Gaza
Il governo britannico ha annunciato che stanzierà 3,47 milioni di euro per aiuti "vitali" alle donne incinte, nonché kit per l'igiene mestruale per migliaia di donne e ragazze adolescenti a Gaza. Lo ha riferito il Foreign Office britannico, precisando che questo finanziamento sarà erogato tramite l'Agenzia delle Nazioni Unite per la salute sessuale e riproduttiva (Unfpa). Un contributo che mira ad aiutare le 130 donne che partoriscono ogni giorno nel contesto del conflitto nell'enclave e a garantire articoli essenziali per l'igiene mestruale a 150.000 donne e ragazze adolescenti, ha spiegato il ministero degli Esteri nella dichiarazione. Il ministro David Lammy ha commentato che, nel contesto della situazione umanitaria "catastrofica" nella Striscia, con la carestia a Gaza City, donne e ragazze stanno "sopportando il peso maggiore della sofferenza". "Con i continui attacchi ai centri sanitari e la maggior parte degli ospedali inutilizzabili, le donne incinte sono estremamente ansiose di partorire in sicurezza", ha aggiunto il capo della diplomazia britannica, aggiungendo che il sistema sanitario di Gaza "è stato devastato". Secondo Lammy, il finanziamento britannico mira a "migliorare i servizi ostetrici e rendere il parto più sicuro", ma potrà avere il massimo impatto solo se il governo israeliano ne consentirà l'ingresso e il parto sicuro ai civili bisognosi.
Netanyahu scherza sull'uccisione del portavoce Hamas
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha scherzato oggi durante una riunione di governo sull'uccisione del portavoce delle Brigate Al Qassam, braccio armato del movimento islamista palestinese Hamas. "Le Forze israeliane hannio attaccato il portavoce del male, Abu Obeida. Stiamo aspettando i risultati. Ho notato che l'annuncio di Hamas è un po' in ritardo, a quanto pare non c'è nessuno con cui parlarne", ha affermato il ministro, come riporta il quotidiano "Israel Hayom".
Centinaia di persone al porto di Barcellona per sostenere la Flotilla
Centinaia di persone si sono radunate al porto di Barcellona, al Moll de la Fusta, per sostenere la Global Sumud Flotilla che partirà tra poche ore per cercare di portare aiuti umanitari a Gaza. I manifestanti hanno gridato slogan come "Israele non è uno Stato, è un'occupazione", "dal fiume al mare, la Palestina vincerà", e hanno chiesto a gran voce sanzioni allo Stato ebraico, esortando l'Ue a porre fine alla "complicità con il genocidio". Tra la folla spunta un'enorme raffigurazione del premier israeliano Benjamin Netanyahu con le mani sporche di sangue e i baffetti come quelli di Adolf Hitler.
Wafa, 7 morti per fame a Gaza nelle ultime 24 ore
Secondo fonti mediche, riprese da Wafa, 7 palestinesi sono morti di fame e malnutrizione a Gaza nelle ultime 24 ore, portando il numero totale di decessi correlati alla malnutrizione a 339, tra cui 124 bambini.
Greta Thunberg: "Come può il mondo tacere su Gaza?"
"La domanda oggi non è perché stiamo salpando. La questione non riguarda affatto la missione che stiamo per intraprendere. La questione riguarda la Palestina". Lo ha detto l'attivista svedese Greta Thunberg alla conferenza stampa degli organizzatori della Global Sumud Flotilla, in partenza da Barcellona per Gaza, trasmessa in diretta tv. "La questione riguarda come le persone vengono deliberatamente private dei mezzi di sussistenza più elementari e come il mondo possa tacere". Israele, ha detto Thunberg, è "molto chiaro riguardo al suo intento genocida". "Vogliono cancellare la nazione palestinese, vogliono impossessarsi della Striscia di Gaza. Se questo non spinge la gente ad agire, se questo non spinge la gente ad alzarsi dal divano e ad agire, a riempire le strade, a organizzarsi, allora non so cosa lo farà", ha aggiunto Greta. "Si tratta di una missione non violenta che mira ad aprire un corridoio di aiuti umanitari", ha affermato Saif Abukeshek, attivista ispano-palestinese membro del comitato direttivo della flottiglia. "Non possiamo ignorare il fatto che i palestinesi muoiono di fame perché c'è un governo che sta intenzionalmente facendo morire di fame quelle persone".
Salgono a 20 i morti a Gaza per gli attacchi di Israele dall'alba
È salito ad almeno 20 morti a Gaza il bilancio degli attacchi israeliani che hanno colpito la Striscia dall'alba. Lo riporta Al-Jazeera, precisando che fra le vittime ci sono almeno 13 persone che erano in attesa di aiuti umanitari.
Editorialista Levy: "A Netanyahu e Trump il Premio Genocidio"
Duro "J'Accuse" dell'editorialista israeliano Gideon Levy al premier israeliano Benjamin Netanyahu e al presidente Usa Donald Trump che "meritano il Premio Genocidio". Secondo Levy, "nessun altro non israeliano ha la stessa responsabilità per il bagno di sangue a Gaza di Donald Trump". In un articolo per il quotidiano israeliano Haaretz, Levy ha scritto che Trump potrebbe porre fine alla guerra con una telefonata, tuttavia, "non ce l'ha fatta". "Non solo Trump non ha telefonato, ma continua a finanziare, armare e sostenere la macchina da guerra israeliana come se nulla fosse successo", ha denunciato Levy. "Se Netanyahu e Trump meritano un premio, e' uno che, fortunatamente, non è ancora stato istituito: il Premio Genocidio", ha sottolineato l'editorialista.
Paesi arabi agli Usa: "Revocare stop visti ai palestinesi"
I Paesi islamici e arabi esortano gli Stati Uniti a riconsiderare la decisione di negare o revocare i visti ai diplomatici palestinesi che dovrebbero partecipare alla prossima Assemblea generale delle Nazioni Unite a fine settembre. In una dichiarazione ufficiale, il cosiddetto Comitato ministeriale Arabo-Islamico per Gaza, che rappresenta oltre 50 Paesi, ha espresso il suo "profondo rammarico per la decisione del Dipartimento di Stato americano" e lo ha esortato a "riconsiderarla e revocarla". La dichiarazione della commissione ministeriale araba e islamica ha sottolineato "l'importanza che gli Stati Uniti rispettino gli obblighi derivanti dall'Accordo sulla sede delle Nazioni Unite, consentendo il dialogo e la diplomazia e facendo leva sulle posizioni positive dell'Autorita' Palestinese e sul suo fermo impegno per l'opzione strategica della pace". Ha inoltre insistito sulla "necessità di sostenere l'Autorita' palestinese e il presidente Abu Mazen nel portare avanti il programma di riforme del governo e gli impegni da lui ribaditi ai leader mondiali a sostegno della pace e della lotta contro la violenza, l'estremismo e il terrorismo". Infine, ha avvertito che "l'indebolimento dell'Autorità palestinese minera' gli sforzi di pace per affrontare l'escalation, la diffusione della violenza e il perdurare del conflitto" in Medio Oriente.
Media, 18 morti a Gaza dall'alba, 13 in fila per gli aiuti
Almeno 18 persone sono state rimaste dagli attacchi israeliani a Gaza dall'alba, tra cui 13 mentre erano in attesa degli aiuti umanitari. Lo riferisce Al Jazeera.
Flottiglia umanitaria guidata da Greta Thunberg pronta a salpare per Gaza
Con lo slogan "Quando il mondo rimane in silenzio, noi salpiamo", una flottiglia di aiuti umanitari, guidata dall'attivista svedese Greta Thunberg, salperà oggi da Barcellona nel tentativo di "rompere il blocco illegale di Gaza", hanno dichiarato gli organizzatori. Le imbarcazioni salperanno dalla città portuale spagnola per "aprire un corridoio umanitario e porre fine al genocidio in corso del popolo palestinese", ha dichiarato la Global Sumud Flotilla. Non è stato specificato il numero di navi che parteciperanno né l'orario esatto della partenza. Si prevede che la flottiglia arriverà nell'enclave costiera devastata dalla guerra a metà settembre. "Questa sarà la più grande missione di solidarietà della storia, con più persone e più imbarcazioni di tutti i tentativi precedenti messi insieme", ha dichiarato l'attivista brasiliano Thiago Avila. Gli organizzatori affermano che decine di altre imbarcazioni dovrebbero lasciare i porti tunisini e di altri Paesi del Mediterraneo il 4 settembre. Gli attivisti organizzeranno anche manifestazioni simultanee e altre proteste in 44 Paesi "in solidarietà con il popolo palestinese", ha scritto Thunberg, membro del comitato direttivo della flottiglia, su Instagram. Oltre a Thunberg, la flottiglia includerà attivisti di diversi paesi, parlamentari europei e personaggi pubblici come l'ex sindaco di Barcellona Ada Colau.
Israele, nessuna possibilità di una tregua temporanea
Il ministro israeliano della Cultura e dello Sport, Miki Zohar, ha detto a Channel 12 che un accordo di cessate il fuoco temporaneo per il rilascio degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza "non è all'ordine del giorno", in vista della riunione di gabinetto di oggi. "C'è una chiara decisione dello Stato di Israele, e a mio parere potrebbe essere espressa in modo più chiaro nei prossimi giorni: solo un accordo completo", ha detto Zohar ieri sera a Channel 12. "Non c'è più la possibilità di un accordo parziale. Israele ha deciso che un accordo parziale non è all'ordine del giorno.
"L'unica cosa all'ordine del giorno è porre fine alla guerra - ha aggiunto Zohar -, insieme, ovviamente, al rientro di tutti gli ostaggi e alla smilitarizzazione della Striscia". Le dichiarazioni di Zohar giungono due settimane dopo che Hamas ha dichiarato di aver accettato le linee generali di un accordo di cessate il fuoco di 60 giorni che vedrebbe il rilascio di 10 prigionieri israeliani ancora vivi, dei 48 ostaggi ancora detenuti da gruppi terroristici a Gaza, almeno 20 dei quali Israele ritiene siano ancora vivi. Il governo non ha fornito una risposta a tale offerta di cessate il fuoco e ha portato avanti i suoi piani per conquistare Gaza City. Non era comunque previsto che prendesse in considerazione l'accordo nella riunione di oggi.
Ucciso il portavoce del braccio armato di Hamas Obeida
Una fonte palestinese ha riferito questa mattina ai canali Al Arabiya e Al Hadath che il portavoce delle Brigate Qassam, l'ala militare di Hamas, noto come Abu Obeida, è stato ucciso. La fonte palestinese ha confermato che Israele ha preso di mira una casa in cui si trovava il portavoce di Qassam e che il bombardamento israeliano ha causato la morte di tutte le persone presenti. La fonte ha riferito che la famiglia di Abu Obeida e i leader delle Brigate Qassam hanno confermato la sua morte dopo aver esaminato il corpo. Un portavoce israeliano aveva annunciato ieri che un importante leader di Hamas era stato preso di mira a Gaza.
Colombia, nuova stretta per stop export carbone verso Israele
Il presidente colombiano, Gustavo Petro, ha firmato un nuovo decreto per interrompere completamente le esportazioni di carbone verso Israele, in risposta alle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza. Già nel giugno 2024 Petro aveva tentato di frenare le vendite del principale produttore di carbone dell'America Latina, ma il provvedimento escludeva i contratti siglati prima di quella data. Il nuovo decreto elimina invece ogni eccezione e, secondo la presidenza, si applicherà "in tutte le circostanze" a partire da sabato. Il capo dello Stato ha accusato i suoi funzionari di non aver rispettato le istruzioni, permettendo la partenza di navi cariche di carbone destinate a Israele. Per questo ha ordinato alla marina colombiana di bloccare i carichi nei porti. Petro, che ha rotto le relazioni diplomatiche con Israele nel 2024, ha definito il premier Benjamin Netanyahu "genocida" per la conduzione della guerra a Gaza e ha sospeso gli acquisti di armamenti israeliani. Lo scorso luglio ha inoltre ospitato a Bogotà una riunione ministeriale d'emergenza con delegati di 30 Paesi in sostegno a Gaza. Le esportazioni colombiane di carbone, che nel 2023 avevano generato circa 7 miliardi di dollari, si sono già dimezzate nell'ultimo anno, colpite sia dalla decisione di fermare le vendite a Israele sia dal calo dei prezzi internazionali legato all'aumento della produzione in Indonesia, secondo i sindacati minerari. Il provvedimento si inserisce nella politica di transizione energetica lanciata da Petro, che punta a ridurre progressivamente l'estrazione di carbone e ha già fermato nuove esplorazioni.
Hamas conferma la morte di Sinwar, a maggio il raid Idf
Hamas ha confermato l'uccisione del suo leader militare di Gaza, Mohamed Sinwar. Israele aveva dato notizia della sua uccisione in un attacco a maggio. Il gruppo palestinese non ha fornito dettagli sulla morte del capo militare, ma ha pubblicato una sua foto e di altri leader del gruppo, descrivendoli come "martiri".
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