Dopo due clamorose sentenze di due corti internazionali diverse (Icc e la Icj) che isolano sempre di più il governo Netanyahu, «il direttore della Cia, Bill Burns, ha concordato, in un incontro con il direttore del Mossad e il premier del Qatar, di riprendere i colloqui sugli ostaggi a Gaza la prossima settimana».

Lo scrive su X il giornalista di Axios Barak Ravid citando un funzionario israeliano secondo cui il capo del Mossad, David Barnea, è tornato in Israele ieri dopo un incontro a Parigi con il direttore della Cia e il premier del Qatar.

Un segnale positivo mentre il presidente americano, Joe Biden ha parlato alla cerimonia di inizio anno dell'accademia militare di West Point del 2024, dove ha menzionato brevemente i tre membri del servizio statunitense uccisi in un attacco di droni in Giordania a gennaio. Il presidente nel corso della cerimonia non ha menzionato l’ordine del tribunale dell’Onu che chiede a Israele di fermarsi su Rafah.

Intanto il giorno dopo l’ordine del tribunale internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite con sede all’Aja, Israele continua l’offensiva a Rafah, nel sud della Striscia. Ma sabato il governo spagnolo ha chiesto a Israele di rispettare l'ordine della massima corte delle Nazioni unite di fermare immediatamente i bombardamenti e l'assalto di terra su Rafah, ha riferito l'Agence France-Presse.

«Le misure precauzionali stabilite dalla Corte Internazionale di Giustizia, inclusa la cessazione dell’offensiva militare da parte di Israele a Rafah, sono obbligatorie. Israele deve rispettarli», ha scritto su X il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares.

«Lo stesso vale per il cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e l’accesso degli aiuti umanitari (a Gaza)», ha scritto, aggiungendo che «la sofferenza del popolo di Gaza e la violenza deve finire».

La Spagna insieme all’Irlanda e alla Norvegia hanno annunciato l’intenzione di riconoscere a breve lo stato della Palestina, una mossa a sostengo della soluzione dei due stati che Netanyahu, solidale con la destra religiosa di Itamar Ben Gvir e di Bezalel Smotrich, rifiuta di attuare.

I combattimenti continuano

Un funzionario ha affermato che l'esercito ha continuato ad avanzare lentamente a Rafah nonostante l’ordine della Corte di sospendere i combattimenti.

Le forze israeliane avrebbero ucciso più di 30 persone in nuovi attacchi nella Striscia di Gaza, secondo quanto ha riferito la Reuters. Finora i combattimenti hanno avuto luogo nella periferia meridionale e nei distretti orientali di Rafah, lontano dalle aree più popolate, riferisce sempre la Reuters.

Gli Stati Uniti hanno chiesto a Israele a non entrare nei quartieri più centrali e più popolati, affermando che Tel Aviv deve ancora mostrare un piano credibile su come ciò possa essere fatto senza causare vittime di massa. Sebbene sia contraria a una grande offensiva a Rafah, l’amministrazione Biden insiste sul fatto che i passi finora compiuti dal suo stretto alleato Israele, non hanno oltrepassato la linea rossa annunciata da Washington.

La sentenza della massima corte delle Nazioni Unite che ordina a Israele di fermare la sua offensiva militare a Rafah, ha però approfondito l’isolamento degli Stati Uniti per un'operazione che deve affrontare una crescente condanna internazionale magari con una nuova richiesta di tregua al Consiglio di Sicurezza mentre i funzionari americani la descrivono, almeno per ora, come limitata e mirata.

Il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, ha comunicato un nuovo bilancio delle vittime palestinesi nella Striscia: 35.903.

L'Italia riprenderà a finanziare l'Unrwa

L'Italia ha ripreso i finanziamenti all'UNRWA: lo ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani incontrando il primo ministro dell'ANP Mohammed Mustafa alla Farnesina. «Ho informato Mustafa - si legge in una nota della Farnesina - che il Governo ha disposto nuovi finanziamenti a favore della popolazione palestinese per 35 milioni di euro.

Di questi, 5 milioni saranno destinati a Unrwa: a seguito del lavoro della Commissione presieduta dall'ex ministra francese Colonna e delle misure a tutela del principio di neutralità, l'Italia ha deciso di riprendere a finanziare specifici progetti destinati all'assistenza ai rifugiati palestinesi, ma solo dopo controlli rigorosi», mentre 30 milioni di euro saranno dedicati all'iniziativa "Food for Gaza". L’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi era stata accusata da Israele di essere stata infiltrata di membri di Hamas, ma le successive verifiche della Commissione Colonna hanno fortemente ridimensionato le accuse.

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