- Le evacuazioni occidentali si svolgono in un contesto molto difficile. La guerra si aggrava e i combattimenti sono feroci anche in città.
- Fuggono anche molti sudanesi che riparano in Ciad o vanno verso l’Eritrea. Il 70 per cento degli ospedali è fuori uso e soltanto i comitati popolari delle forze civili cercano di aiutare la popolazione abbandonata a sé stessa.
- Com’è noto invece l’ospedale di Emergency rimane operativo anche se a ritmo ridotto: per ora non è stato né attaccato e rimane rispettato da entrambi i contendenti, con oltre 40 italiani al suo interno.
Khartoum è una città enorme, di dieci milioni di abitanti. La guerra, iniziata poco più di una settimana fa, per ora si svolge al centro e attorno alla zona dell’aeroporto internazionale. Molti quartieri restano appesi a una strana calma sperando che i combattimenti non si avvicinino. Ma i servizi sono fermi: non c’è elettricità se non ogni tanto, manca l’acqua, i negozi non ricevono rifornimenti, non ci si può muovere, non arriva più nulla da fuori e chi cerca di fare la spesa rischia di veder



