Lunedì mattina l’Ucraina è stata scossa dal più massiccio bombardamento aereo lanciato dalla Russia dall’inizio dell’invasione, una rappresaglia per l’attacco al ponte di Crimea di sabato, ha detto il presidente russo Vladimir Putin. Intorno alle 8 di mattina, le sirene d’allarme hanno suonato in tutto il paese: da Kharkiv, a Leopoli, compresa la capitale Kiev, che da mesi non veniva colpita. Gli ucraini hanno contato 83 missili e dozzine di droni suicidi iraniani lanciati dai bombardieri strategici, dalle navi della flotta del Mar Nero e dai lanciatori mobili nella regione di Belgorod .

Quasi la metà dei proiettili sono sono stati intercettati, dicono gli ucraini. Ma quelli che sono riusciti a passare lo schermo difensivo sono stati sufficienti a causare il caos. Undici centrali e sottostazioni elettriche sono state colpite. Metà dell’Ucraina è rimasta senza corrente e senza acqua calda. I missili sono caduti anche su parchi, monumenti, incroci stradali. Almeno diciannove persone sono morte e i feriti sono decine. La centrale termoelettrica di Kiev ha preso fuoco e la stazione, l’università e l’edificio che ospita il consolato tedesco sono stati danneggiati da esplosioni che li hanno mancati di poche centinaia di metri.

Attacco «terroristico»

«Abbiamo a che fare con dei terroristi», ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video girato in una strada della città poco dopo la fine della prima ondata di missili. «Ricordatevi sempre: l’Ucraina esisteva prima dell’arrivo dei nostri nemici e continuerà ad esistere anche dopo».

La condanna dell’attacco è stata unanime da parte degli alleati dell’Ucraina. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha parlato di «incredibile brutalità». Il presidente francese Emmanuel Macron ha detto che la guerra «è entrata in nuova fase». Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha telefonato a Zelensky e ha convocato per oggi una riunione del G7, mentre la sua ministra della Difesa ha promesso di accelerare la consegna di missili antiaerei. La prima ministra britannica Liz Truss ha definito l’attacco «un segno di disperazione». Per il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio, quello di ieri è stato «un vile attacco».

Putin risponde ai falchi

In Russia, il bombardamento è stato festeggiato dagli ultranazionalisti che da settimane chiedevano la distruzione delle infrastrutture civili ucraine in risposta alle crescenti sconfitte sul campo di battaglia. «Perché non distruggiamo le loro centrali elettriche e non rendiamo il governo ucraino incapace di fare il suo lavoro?», si era chiesto sabato, Vladimir Soloviev, conduttore Tv e uno dei più noti propagandisti del regime.

Con una riserve di missili di precisione a lungo raggio sempre più scarsa e difficile da rimpiazzare, fino ad ora gli alti comandi russi avevano evitato di concentrarsi sulle infrastrutture civili , ma il nuovo comandante in capo delle operazioni in Ucraina, il generale Sergey Surovikin, nominato la scorsa settimana, ha immediatamente imposto un nuovo passo alle operazioni. Anche se lunedì non è stata la prima volta che la Russia ha colpito obiettivi civili e i bombardamenti contro le città sono stati una costante del conflitto, non era mai stato impiegato un numero così alto dei avanzati missili di precisione per colpire obiettivi non militari.

L’intervento bielorusso

Secondo la maggior parte degli analisti, la Russia non ha le risorse per proseguire gli attacchi contro le città ucraine a questo ritmo e il bombardamento non avrà effetti concreti sull’andamento del conflitto. L’esercito russo soffre di mancanza di personale addestrato che la mobilitazione ordinata da Putin a settembre non riuscirà a risolvere per settimane.

Per rimediare parzialmente a questi problemi, la Bielorussia, uno degli ultimi alleati rimasti a Putin, ha iniziato a inviare equipaggiamento militare in Russia e il presidente Alexander Lukashenko ha annunciato la creazione di un unità mista russa e bielorussa, ma senza specificare se sarà inviata la fronte. Nel frattempo, l’esercito ucraino continua ad attaccare, anche grazie agli equipaggiamenti forniti dai suoi alleati. Negli ultimi mesi l’esercito russo ha subito numerose sconfitte ed è stato costretto ad abbandonare centinaia di chilometri quadrati di terreno conquistato nei primi mesi dell’invasione. Secondo un militare ucraino interpellato dal New York Times, gli effetti del bombardamento su questa situazione saranno «zero».

 

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