- Olga Smirnova, prima ballerina del Bolshoi, in questi giorni si è esibita al teatro San Carlo di Napoli insieme con Anastasia Gurskaya, prima ballerina dell’Opera di Kiev.
- L’iniziativa è stata duramente contestata dal console generale d'Ucraina Maksym Kovalenko, che ha invitato gli artisti ucraini a manifestare, e poi da un gruppo di cittadini ucraini.
- Ma il loro è un grido contro la sola cosa giusta che lo spirito possa fare: salvarci dal cinismo, anche da quella sua forma ignara che è credere che «il conflitto armato sia uno strumento come un altro per difendere le ragioni».
Vorrei raccogliere il ragionato appello di Mario Giro, pubblicato il 5 aprile, a non cedere – almeno noi, le opinioni pubbliche europee – all’escalation verbale che sale ogni giorno, insieme con l’intolleranza a qualunque, pur angosciato, tentativo di avanzare qualche distinguo. Ieri ne è stata vittima assurda la distinzione sacrosanta fra la Russia e Vladimir Putin, fra i cittadini e l’autocrate – fra la cultura russa e il governo di Mosca. Tutti abbiamo sentito parlare di Olga Smirnova, pr



