- Anche il presidente senegalese Macky Sall, presidente dell’Unione africana si è recato ieri in Russia a Sochi per esortare di persona Vladimir Putin a "essere consapevole" che i paesi africani sono "vittime" del conflitto. Il presidente russo darà "una spiegazione completa della sua visione riguardo ai cereali" bloccati nei porti ucraini, ha reso noto il Cremlino.
- L'Onu, come il ceo di JPMorgan, Jamie Dimon che prevede un “uragano economico”, teme “un uragano delle carestie", in particolare nei paesi africani. L'Ucraina è il quarto esportatore mondiale di mais, terzo esportatore di grano. La Russia ha paesi alleati in Africa e questo forse potrebbe ammorbidirne le posizioni di intransigenza.
- Secondo le Nazioni Unite1,4 miliardi di persone nel mondo potrebbero essere colpite dalla carenza di grano e altri cereali. La chiave di tutto è l’apertura dei porti del Mar Nero per scongiurare la carestia e la destabilizzazione.
La guerra del grano in Ucraina sta diventando sempre più una componente della più grande crisi economica mondiale che rischia di accompagnarsi a uno scenario di stagflazione, cioè recessione accompagnata da incrementi di inflazione e aumento dei tassi di interesse. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha lanciato al recente vertice di Davos un appello: «La comunità internazionale intervenga per eliminare il blocco imposto ai nostri porti se vuole evitare a moltissimi paesi una crisi alime



