- Dopo la controffensiva ucraina che ha dimostrato l’inesperienza/incapacità strategica delle truppe russe sinora coinvolte nel conflitto, il presidente Putin, indebolito politicamente e militarmente e sollecitato dalle forze nazionaliste del Cremlino, ha rilanciato la sfida all’Occidente.
- Il presidente russo non ha utilizzato il termine “guerra”, ma ha ribadito le motivazioni che hanno determinato l’avvio di questa operazione e l’accusa all’Occidente di voler distruggere la Russia dopo il crollo dell’Urss nel 1991.
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Nulla può escludere l’utilizzo di missili nucleari. Non è allarmismo, ma sano realismo.
«Ritengo necessario prendere la seguente decisione – è del tutto adeguata alle minacce che dobbiamo affrontare – vale a dire: proteggere la nostra Patria, la sua sovranità e integrità territoriale, garantire la sicurezza del nostro popolo e del popolo nei territori liberati, ritengo necessario sostenere la proposta del Ministero della Difesa e dello Stato Maggiore Generale di condurre una mobilitazione parziale nella Federazione russa». Con queste parole il presidente russo Vladimir Putin ha an



