Sono passati undici giorni dall’inizio della guerra russa in Ucraina. I primi corridoi umanitari faticano a partire e per evitare l’uccisione di migliaia di civili la diplomazia si sta muovendo intensamente. Domani segue la giornata con una diretta costantemente aggiornata.

Qui gli ultimi aggiornamenti dell’occupazione russa nel territorio ucraino:

Cosa c’è da sapere:

  • Dopo i pesanti scontri nella notte a Mariupol e Chernihiv. Questa mattina è in corso un nuovo tentativo di evacuazione a Mariupol. Per ora a fronte di 200mila civili sono state evacuate 300 persone verso Donetsk.
  • Il presidente turco Erdogan ha chiamato Vladimir Putin, a cui ha chiesto di firmare il trattato di pace e cessare i bombardamenti. La chiamata di Erdogan viene il giorno dopo che il premier israeliano Naftali Bennett è andato a Mosca in gran segreto dove ha tenuto un colloquio di tre ore con il presidente russo. La diplomazia continua giocare le sue carte anche se con molta fatica. Attesa per oggi una chiamata di Emmanuel Macron.
  • Salvo imprevisti il terzo round di negoziati dovrebbe tenersi lunedì 7 marzo.
  • L’Organizzazione mondiale della sanità accusa che sono state colpite diverse strutture sanitarie, provocando almeno 6 morti e 11 feriti.
  • I circuiti di pagamento Visa e Mastercard sospendono le transazioni in Russia.
  • In Italia sono arrivati oltre 14mila profughi dallo scoppio della guerra.

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20:20 – Il ministro Di Maio: «La guerra va fermata subito»

20:00 – La Danimarca annuncia un referendum per entrare nella difesa europea

Il premier danese Mette Frederiksen ha annunciato che il 1 giugno si terrà nel paese un referendum per chiedere alla popolazione di unirsi alla cooperazione dell’Unione europea in materia di difesa.

19:20 – American Express sospende il servizio in Russia e Bielorussia

American Express ha annunciato la sospensione di tutte le sue operazioni in Russia e in Bielorussia in seguito all'invasione dell'Ucraina. Questa mattina la stessa misura è stata presa dai circuiti di pagamento Visa e Mastercard, ma soltanto in Russia.


18:45 – Funzionari americani sono andati in Venezuela

Dopo le indiscrezioni è arrivata la conferma da diversi media americani. Alti ufficiali della Casa Bianca sono andati in Venezuela per parlare con Nicolas Maduro. L’obiettivo di Biden è capire quanto il presidente venezuelano sia disposto a sostenere Putin nel conflitto in Ucraina. A spostare l’ago della bilancia delle trattative ci sono le sanzioni economiche contro il Venezuela.


18:32 – Si dimette Tugan Sokhiev, direttore del Teatro Bolshoi di Mosca

«Dopo aver affrontato una scelta impossibile tra i miei musicisti preferiti russi e francesi, ho deciso di dimettermi da direttore del Teatro Bolshoi di Mosca e da direttore musicale dell'Orchestre National du Capitole de Tolosa», ha detto Tugan Sokhiev come riporta l’agenzia Interfax.


18:11  – Zelensky ha chiamato Draghi

«Ho discusso con il Presidente del Consiglio Mario Draghi del modo per contrastare l'aggressione. L’ho informato sui crimini della Russia contro i civili, sul terrorismo nucleare. La questione del sostegno all'Ucraina e dell'esame della nostra domanda di adesione in Europa è stata sollevata», ha scritto in un post su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

«Il Presidente Draghi ha condannato gli attacchi della Russia ai civili e alle infrastrutture nucleari, ha riaffermato la volontà italiana di fornire sostegno e assistenza all’Ucraina e alla sua popolazione e ha ribadito come l’Italia sostenga l’appartenenza dell’Ucraina alla famiglia europea. Il Presidente Zelensky ha ringraziato il Presidente Draghi per la sua vicinanza e per quella dell’Italia», dicono fonti da Palazzo Chigi.


17:25 – La telefonata tra Macron e Putin

Il colloquio è durato circa un’ora e 45 minuti in cui i due hanno discusso delle violazioni della tregua e dei fatti della centrale di Zaporizhzhia, dove si è rischiata una catastrofe nucleare la scorsa settimana. Secondo la Russia l’attacco alla centrale è stato causato dal coinvolgimento di un gruppo di sabotaggio ucraino. Nella telefonata Putin ha detto a Macron che è disposto a continuare le negoziazioni con la delegazione ucraina ma con «il rispetto incondizionato delle ben note richieste russe». Tra queste rientrano l’annessione della Crimea, l’indipendenza del Donbass e la “neutralizzazione” dell’Ucraina. Il leader del Cremlino si è detto favorevole anche a un incontro con i rappresentanti ucraini e dell’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica), per mettere in sicurezza le centrali nucleari presenti sul territorio ucraino ed evitare che la guerra possa scatenare un disastro senza precedenti. Disposti all’incontro, purché non si tenga a Chernobyl e dalla Russia propongono un paese terzo o in videochiamata.


17:11 – Sono almeno 364 i civili uccisi dall’inizio del conflitto

I nuovi dati aggiornati sono riportati dalle Nazioni unite. In totale, per ora, sono 364 i civili rimasti uccisi dall’inizio della guerra e 759 i feriti. Tra le vittime ci sono almeno 42 donne, otto ragazzi, quattro ragazze e 13 bambini. Tuttavia è difficile aggiornare il bilancio dei civili deceduti nella città di Mariupol dove i combattimenti sono sempre più intensi.


17:00 – Cnn: Danneggiato il gasdotto Donetsk-Mariupol

L’esercito russo ha danneggiato gravemente il gasdotto Donetsk-Mariupol. Ha riferirlo è la Cnn secondo la quale oltre 700mila persone sono rimaste senza riscaldamento mentre la temperatura è vicina allo zero.


16:30 – È illegale per gli inglesi andare a combattere nella legione straniera

Il Capo di stato maggiore del Regno Unito ha detto che per i cittadini britannici è «inutile» e anche «illegale» arruolarsi nella legione straniera internazionale organizzata dalle istituzioni ucraine da impiegare contro la guerra.


15:27 – Zelensky vuole negoziare in prima persona con Putin

La notizia arriva direttamente dal vice capo di Gabinetto di Zelensky. «Noi vogliamo fermare la guerra e quindi siamo disposti per i negoziati pacifici. Il presidente dell’Ucraina è disposto a negoziare pacificamente con Putin. E non teme di affrontare qualsiasi punto dell’agenda. Ovviamente in maniera decisa e senza alcun ultimatum», ha detto Andrii Sybiga, vice del capo dell’ufficio del presidente Zelensky.


14:56 – Il comunicato della Croce Rossa sul fallimento dell’evacuazione a Mariupol:

«Tra devastanti scene di sofferenza umana a Mariupol, un secondo tentativo oggi di iniziare l'evacuazione di circa 200.000 persone dalla città si è fermato. I tentativi falliti ieri e oggi sottolineano l'assenza di un accordo dettagliato e funzionante tra le parti in conflitto.

Oggi, le nostre squadre hanno iniziato ad aprire il percorso di evacuazione da Mariupol prima della ripresa delle ostilità. Le nostre squadre rimangono a Mariupol e sono pronte a facilitare ulteriori tentativi se le parti raggiungono un accordo dettagliato, che spetta solo alle parti attuare e rispettare».


14:42 – Interrotti i corridoi umanitari a Mariupol

«Il secondo tentativo di un corridoio umanitario per i civili a Mariupol si è concluso nuovamente con i bombardamenti da parte dei russi», ha detto Anton Gerashchenko, consigliere del ministro dell’Interno ucraino e membro del reggimento Azov della Guardia Nazionale. La notizia è stata confermata anche dalla Croce rosse che agisce come garante nel rispetto della tregua. Secondo l’ultimo dato all’incirca 300 persone sono riuscite a lasciare la città, ma il piano prevede l’evacuazione di 200mila persone.


14:20 –  Sono 14.237 i profughi ucraini entrati in Italia dal 24 febbraio

Secondo i dati aggiornati dal Viminale sono 14.237 i cittadini ucraini entrati in Italia finora: 7.052 donne, 1.459 uomini e 5.726 minori. Le principali destinazioni rimangono Roma, Milano, Bologna e Napoli, dove i profughi vengono raggiunti dai familiari e conoscenti presenti in Italia. Nelle ultime 24 ore sono entrati in Italia oltre 3mila ucraini.


14:10 – Chiuso Mediazona un altro media indipendente russo

Altra stretta di Putin sui media indipendenti. Le autorità russe hanno chiuso anche il sito d’informazione Mediazona per via di come ha raccontato ciò che sta accadendo in Ucraina, utilizzando parole come «invasione» e «guerra» anziché di “operazione militare”. Il direttore e i giornalisti della testata hanno comunque detto che continueranno a raccontare la guerra come fatto finora.

Nei giorni scorsi in Russia è stata approvata una legge che punisce, anche con il carcere, la pubblicazione di fake news. Una scusa per poter reprimere la libertà di stampa. Ma la misura voluta dal presidente Vladimir Putin ha avuto effetti immediati, dopo la Bbc anche la Rai e l’Ansa hanno deciso di sospendere il loro servizio in Russia per difendere l’incolumità dei proprio giornalisti.


13:50 – Zelensky ha detto che l’aeroporto regionale di Vinnycja è stato distrutto dai russi


13:22 – Erdogan chiede a Putin di firmare il trattato di pace

Sono stati resi noti i dettagli della telefonata avvenuta questa mattina tra il presidente turco Erdogan e Vladimir Putin. Erdogan ha spinto per un immediato cessate il fuoco, aprire corridoi umanitari e firmare il trattato di pace. Putin ha risposto invece che auspica un approccio costruttivo da parte della delegazione ucraina. Il terzo e prossimo incontro dei negoziati sono attesi per domani in Bielorussia.


13:10 – Evacuati circa 300 persone da Mariupol verso Donetsk


13:00 – Bergoglio durante l’Angelus: «La guerra è una pazzia, fermate questa crudeltà».

«Scorrono fiumi di sangue: non si tratta solo di una operazione militare ma di una guerra che semina morte, distruzione e miseria. Le vittime sono sempre più numerose. In quel paese martoriato cresce di ora in ora la necessità di una assistenza umanitaria, che si assicurino i corridoi umanitari e sia facilitato l'accesso agli aiuti nelle zone assediate, che che gli aiuti arrivino ai fratelli oppressi dalle bombe e dalla paura», ha detto papa Bergoglio durante l’Angelus della domenica. Il pontefice ha anche ringraziato il lavoro dei giornalisti presenti sul capo che rischiano la loro vita per raccontare la guerra.


12:31 – Arresti in 21 città russe contro le proteste per la pace

Secondo quanto rivela l’ong Ovd-Info sono oltre 600 i manifestanti arrestati il 6 marzo in diverse 21 città del paese. Duecento di questi sono stati arrestati in Novosibirsk, in Siberia.

I russi si sono ritrovati in piazza dopo che dal carcere l’oppositore politico Alexei Navalny ha convocato le manifestazioni. In totale dal 24 febbraio scorso, giorno in cui è iniziata l’invasione in Ucraina, la polizia russa ha arrestato oltre 8mila manifestanti.


12:25 – A Mariupol inizia il corridoio umanitario

«L’evacuazione dei civili da Mariupol in Ucraina è iniziata». A comunicarlo è il servizio stampa del municipio della città. Dopo il fallimento dell’evacuazione di ieri oggi ci sarà una tregua dalle 10 alle 21 locali per permettere a oltre 200mila persone di lasciare la città e arrivare a Zaporizhia. 


11:55 – Bombardato un punto di evacuazione dei civili

Secondo quanto riporta la Cnn in mattinata nella città di Irpin è stato bombardato un checkpoint per l’evacuazione dei civili. L’area si trova vicino a Kiev e sul posto erano presenti anche giornalisti internazionali che hanno riportato la morte di 3 civili, tra cui due bambini. Il presidente ucraino Zelensky ha annunciato che presto la città di Odessa sarà bombardata.


11:49 – Le dichiarazioni di Di Maio dal Qatar

«Abbiamo definito un piano italiano di sicurezza energetica per tutelare i nostri cittadini e il nostro paese», ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio dal Qatar.

«Ho molto apprezzato la posizione assunta dal Qatar nei confronti di Mosca», ha aggiunto il ministro Di Maio. «Una posizione - ha aggiunto - seguita da iniziative concrete da parte di Doha. Ne vorrei menzionare due in ordine di tempo: il supporto per la mozione ucraina in seno al Consiglio dei diritti umani e il sostegno per l'adozione della storica risoluzione di condanna all'agressione russa, co-sponsorizzata dal Qatar e adottata lo scorso 2 marzo dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite».


11:39 – Un sito ucraino per individuare i prigionieri russi 

«Il sito web Occupier è una risorsa informativa che fornisce informazioni sui prigionieri di guerra delle forze armate russe che hanno invaso il territorio dell'Ucraina a partire dal 24 febbraio 2022», si legge nella dichiarazione del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale ucraino.


11:27 – Il premier israeliano Bennett ha fornito dettagli sul suo viaggio a Mosca di ieri

«Sono andato a Mosca e Berlino nell’intento di favorire il dialogo fra le parti. Ovviamente ho ricevuto il benestare e l’incoraggiamento di tutti i protagonisti. Continueremo ad agire nella misura in cui ci verrà richiesto», ha detto Naftali Bennett. «Anche se le probabilità non
sono grandi - ha aggiunto - tutte le volte che c’è una piccola fessura, è nostro obbligo morale fare ogni tentativo». Nel frattempo il presidente turco Erdogan è impegnato in un colloquio telefonico con Vladimir Putin


11:24 – Conferenza del ministro degli Affari esteri Di Maio dal Qatar

Il capo della Farnesina si trova da ieri in Qatar per discutere della cooperazione energetica tra i due paesi. L’obiettivo è diversificare il portafoglio energetico e uscire dall’indipendenza russa. Nei prossimi minuti Di Maio farà un punto stampa per spiegare i dettagli dell’incontro.


11:05 – Blinken è in Moldavia

Il segretario di Stato americano si trova in Moldavia per incontrare la presidente Maia Sandu. I due hanno parlato di come affrontare la crisi umanitaria e l'attuale guerra ucraina che ha portato in Moldavia circa 200mila persone in cerca di protezione. «In questo momento tutti i paesi del mondo stanno partecipando al tentativo aiutare rifugiati» sia in Ucraina sia nei paesi confinanti, «in questo momento la comunità internazionale sta sostenendo in maniera poderosa questi paesi e i rifugiati» ha detto Antony Blinken, in conferenza stampa. Sul tavolo anche la Transnistria, un territorio all’interno della Moldavia ma controllato dai russi.


10:36 – Il presidente Mattarella è andato a messa nella chiesa ucraina cattolica

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è andato nella Basilica di Santa Sofia, chiesa Ucraina cattolica, - sita a Boccea, quartiere di Roma - per prendere parte alla messa. Nei pressi della chiesa è stata avviata una raccolta di aiuti materiali (vestiti, viveri, coperte, medicinali) e di fondi da destinare in Ucraina. Dal 24 febbraio scorso sono partiti 12 camion carichi di aiuti. «Faremo tutto quello che si può» ha detto il presidente della Repubblica.


10:30 – Oltre un milione di rifugiati sono arrivati in Polonia

Negli ultimi giorni la crisi umanitaria si sta intensificando sempre di più. Oggi la Polonia ha annunciato che più di un milione di cittadini ucraini hanno varcato il confine in cerca di protezione. Proprio per questo ieri il segretario di Stato americano, Antony Blinken, è andato in visita in Polonia dove ha annunciato lo stanziamento di ulteriori fondi per l’accoglienza.


10:18 – Colpiti 2.200 obiettivi militari ucraini

Secondo le forze armate russe dal 24 febbraio scorso sono stati neutralizzati 2.200 obiettivi militari ucraini. Nel dettaglio si parla di: 778 fra carri armati e altri mezzi da combattimento, 69 aerei militari distrutti a terra 24 abbattuti in volo; 76 posti di comando e di comunicazione ucraini neutralizzati, 111 batterie di missili difensivi S-300 e Buk M-1 e 71 stazioni radar, 77 sistemi lancia-razzi multipli, 279 fra pezzi d'artiglieria e mortai, 553 veicoli militari e 62 droni.


10:00 – Atteso il coprifuoco a Mariupol per l’evacuazione

Il consiglio comunale di Mariupol ha detto che un cessate il fuoco sarà osservato tra le 10 e le 21 di oggi, ora locale. L’obiettivo è cercare di far evacuare la popolazione civile dopo che ieri non è stato possibile per via delle violazioni della tregua nelle città vicine, dove sarebbe dovuto passare il corridoio umanitario. Intanto dal ministero della Difesa russo riferiscono che parte della città è sotto il controllo di Mosca.


9:45 – Zelensky parla agli ucraini

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è tornato a parlare alla sua popolazione tramite un video messaggio. Ha elogiato la resistenza militare e ha definito il paese come «una superpotenza dello spirito» dove «milioni di persone sono diventate un tutt’uno».


9:30 – In Kazakistan si manifesta contro la guerra

Ad Almaty, nella capitale del Kazakistan, migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro la guerra e chiedere il supporto del governo all’Ucraina. Negli scorsi mesi il paese è stato attraversato da manifestazioni represse con violenza dalla polizia.


9:20 – Interrotti i servizi di Visa e Mastercard per le carte di credito russe

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