Un nuovo bombardamento dell’esercito russo ha colpito nella notte la città ucraina di Kharkiv. A essere preso di mira è stato un edificio residenziale. L’attacco ha causato la morte di un bambino di 10 anni, mentre sono sedici le persone rimaste ferite.

Il missile di tipo Iskander lanciato dalle forze russe ha colpito gli obiettivi civili nel distretto di Slobidsky, nella zona centrale della città.

Il 5 settembre nel villaggio di Groza nella regione di Kharkiv sono morti 51 civili in un attacco avvenuto contro un bar locale. «Si è trattato di un attacco terroristico pienamente deliberato, dimostrativo e brutale. Il terrore russo dev'essere fermato: chi aiuta la Russia ad eludere le sanzioni è un criminale» aveva detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

I droni su Odessa

Oltre al bombardamento notturno, Mosca ha anche lanciato 33 droni militari Shahed (di fatturazione iraniana) contro le regioni di Odessa, Mykolaiv, Kharkiv, Dnipro, Cherkassy e Zhytomyr. Di questi, le difese aeree ucraine ne hanno intercettati e distrutti 25.

I danni maggiori sono stati registrati nella città portuale di Odessa. «La Russia ha lanciato un attacco massiccio durante la notte nella zona di Odessa. Le infrastrutture frontaliere e portuali dell'area danubiana sono state colpite: un deposito di grano è stato danneggiato e diversi camion hanno preso fuoco», dicono fonti militari ucraine ai media nazionali.

Le mosse ucraine

Nella notte, invece, l’esercito di Kiev ha provato a colpire Sebastopoli, in Crimea, con due imbarcazioni senza equipaggio ma sono state respinte dalla flotta russa presente nel Mar Nero. Altri attacchi compiuti con dei droni hanno invece colpito la città russa di Belgorod presente lungo il confine.

Lo Stato Maggiore delle forze armate ucraine ha pubblicato il suo bollettino quotidiano. Secondo gli ultimi dati, solo nella giornata di ieri sarebbero morti 620 soldati russi. In totale è arrivato a 281.090 il numero delle vittime di Mosca. Tuttavia, sono dati che non possono essere verificati in maniera indipendente. Da mesi la Russia non rilascia il numero dei suoi caduti in guerra per evitare di rendere il conflitto impopolare e alimentare tensioni di ordine pubblico all’interno del paese.

© Riproduzione riservata