L’annuncio della cessazione dell’invio di nuove armi da parte del presidente polacco Mateusz Morawiecki segna la più grande crisi nel fronte degli alleati dell’Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala. La notizia è arrivata nella notte tra mercoledì e giovedì, poche ora prima dell’arrivo sull’Ucraina di un nuovo e massiccio attacco aereo russo.

Nei cieli di Kiev il rombo dei cannoni antiaerei e dei missili ha rimbombato fino all’alba. Sette persone sono rimaste ferite nell’attacco sulla capitale, mentre due sono morte nella città meridionale di Kherson. Missili hanno colpito anche Kharkiv e Leopoli.

Crisi polacca

La decisione polacca di sospendere l’invio di nuove armi, motivata soprattutto da ragioni politiche interne, difficilmente avrà conseguenze militari rilevanti, ma comunque indebolisce la posizione di Zelensky, impegnato in queste ore in un difficile negoziato con il Congresso degli Stati Uniti, dove la minoranza repubblicana è sempre più scettica sulla necessità di proseguire gli aiuti militari al paese.

La Polonia era uno dei più convinti sostenitori della difesa dell’Ucraina, ma con l’avvicinarsi delle elezioni parlamentari, fissate per il prossimo 15 ottobre, la sua posizione si è considerevolmente raffreddata. La ragione principale dello scontro è il grano ucraino, che dopo il sabotaggio dell’accordo con la Russia, che ne consentiva l’esportazione attraverso i porti sul Mar Nero, ha iniziato a riversarsi sui mercati dell’Europa centrale e orientale, minacciando gli agricoltori polacchi che costituiscono una delle principali basi elettorali del Pis, il partito attualmente al governo a Varsavia.

Per tenere sotto controllo la situazione, la Commissione europea ha imposto un divieto temporaneo alla vendita di grano ucraino in Polonia e altri paesi. Il divieto europeo è scaduto il 15 settembre, ma il governo di Varsavia, insieme a quelli di Ungheria e Slovacchia, lo ha unilateralmente prorogato.

L’escalation, a quel punto è stata rapida. L’Ucraina ha denunciato i tre paesi all’Organizzazione mondiale del commercio. Morawiecki ha risposto che la Polonia non si sarebbe fatta intimidire e ha paragonato l’Ucraina a un uomo che affoga trascinando con sé chi cerca di salvarlo. Zelensky gli ha risposto dal palco dell’Assemblea delle Nazioni Unite, accusando la Polonia di ipocrisia. Varsavia ha convocato l’ambasciatore ucraino per protestare e poi ha annunciato la fine di nuove consegne di armi.

L’opinione pubblica ucraina è stata colta largamente di sorpresa dal rapido inasprirsi della crisi con la Polonia e i social si sono riempiti di messaggi sulla solidarietà che lega nonostante le crisi temporanee. «Posso dire una cosa soltanto: siamo molto grati alla Polonia e ai polacchi per tutto quello che hanno fatto per l’Ucraina», ha scritto su X, il social precedentemente conosciuto come Twitter, Oleksiy Ghoncarenko, un’influente deputato dell’opposizione.

A porte chiuse, però, non sono pochi quelli che biasimano il governo Zelensky per aver gestito la crisi nel peggiore del modi. «Non capisco le raagioni dietro la linea dura che l’Ucraina ha scelto con la Polonia – ha scritto il giornalista Oleksiy Sorokin – Si tratta di un atteggiamento miope, assurdo e che non serve gli interessi di nessuno».

Le conseguenze

Fonti del governo polacco hanno fatto sapere che il paese intende mantenere gli impegni già assunti, come l’invio di 60 cannoni semoventi Krab che dovrebbe avvenire nei prossimi mesi. Ma nuove consegne di armi al momento sono in dubbio. «Ora siamo impegnati a dotare la Polonia di armamenti moderni», ha detto Morawiecki.

Anche nella peggiore delle ipotesi, difficilmente questa decisione avrà un impatto rilevante per le forze armate ucraine. Con circa 3,3 miliardi di euro in aiuti militari consegnati all’Ucraina, la Polonia ha fornito appena un quinto degli aiuti inviati dalla sola Germania, che a loro volta ammontano a meno della metà degli aiuti americani.

Dopo il picco raggiunto ieri dalla crisi, Kiev e Varsavia hanno cercato di gettare acqua sul fuoco. Giovedì pomeriggio, i ministri dell’agricoltura dei due paesi si sono parlati al telefono e hanno annunciato che sono al lavoro per trovare una soluzione sulla questione del grano. Nel frattempo, il vice primo ministro polacco e leader del Pis Yaroslav Kaczyński ha assicurato che la Polonia continuerà ad aiutare l’Ucraina «fino alla vittoria».

Ma la crisi diplomatica rappresenta comunque una rottura senza precedenti nel fronte degli alleati, arrivata mentre la tanto attesa controffensiva ucraina continua a essere in difficoltà e mentre militari e analisti avvertono che il conflitto si annuncia ancora lungo, il che significa che l’Ucraina continuerà ad aver bisogno di tutto l’aiuto diplomatico e militare possibile ancora per molto tempo.

Zelensky a Washington

Lo scontro con la Polonia, inoltre, non aiuterà Zelensky nella sua difficile missione negli Stati Uniti. Il presidente ucraino si trova infatti a Washington, dove in una serie di incontri a porte chiuse ha incontrato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, deputati e senatori.

La Casa Bianca continua ad assicurare un sostegno senza limiti a Kiev, ma il pubblico americano inizia a mostrare segni di stanchezza. Secondo un sondaggio realizzato da Cnn, il 55 per cento degli americani ritiene che gli Stati Uniti non dovrebbero autorizzare nuovi fondi per l’Ucraina.

Lo scontro con la Polonia, inoltre, non aiuta Zelensky nella sua difficile missione negli Stati Uniti. Il presidente ucraino si trova infatti a Washington, dove in una serie di incontri a porte chiuse ha incontrato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, deputati e senatori. La Casa Bianca continua ad assicurare un sostegno senza limiti a Kiev, ma il pubblico americano inizia a mostrare segni di stanchezza. Secondo un sondaggio realizzato da Cnn, il 55 per cento degli americani ritiene che gli Stati Uniti non dovrebbero autorizzare nuovi fondi per l’Ucraina. 

Nel frattempo,la destra del partito repubblicano sta cercando di bloccare il nuovo pacchetto di aiuti economici e militari da 24 miliardi di dollari che Biden vorrebbe far passare nelle prossime settimane. Nel frattempo, la destra del partito repubblicano sta cercando di bloccare il nuovo pacchetto di aiuti economici e militari da 24 miliardi di dollari che Biden vorrebbe far passare nelle prossime settimane.

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