- A Dungannon è stata piazzata sopra un bonfire un’immagine della vice presidente del partito nazionalista dello Sinn féin, Michelle O’Neill. A Rathcoole, in periferia di Belfast, a essere issato è stato invece il nome di un consigliere con accanto un manichino impiccato.
- Per proseguire le celebrazioni, in tutto il Nord Irlanda si sono invece tenute le parate orangiste. Circa 600 bande hanno marciato in una ventina di località e per le strade si sono riversate decine di migliaia di unionisti.
- Gli unionisti hanno necessità di serrare le fila. Da una parte promuovendo una linea dura sugli accordi post Brexit e la conseguente impasse politica; dall’altra provando a rinsaldare la propria coscienza attraverso storia e costumi. Nei prossimi anni potrebbero averne bisogno, soprattutto se i nuovi equilibri porteranno a un referendum per l’indipendenza.
I vigili del fuoco hanno azionato gli idranti già nel tardo pomeriggio di martedì. L’acqua è stata sparata sui muri e sui tetti di diverse case: non stavano andando a fuoco, ma erano in prossimità dei bonfires, le enormi cataste di pallet che la comunità unionista allestisce nei propri quartieri delle cittadine nordirlandesi. Sono alti decine di metri e la sera dell’11 luglio vengono bruciati: fumo, cenere e legni incendiati incombono spesso sulle abitazioni vicine, creando disagi e a volte t



