- Gli ucraini hanno cambiato tattica e dopo i falliti assalti di inizio giugno hanno iniziato a combattere divisi in piccole unità, cercando di dissanguare lentamente i russi che difendono il settore meridionale.
- Le perdite si sono ridotte e il morale è alto, ma alleati ed esperti occidentali dubitano che questa strategia porterà a una vittoria determinante.
- Gli ucraini, tanto i soldati semplici quanto i loro generali, sentono la pressione degli alleati e quella che gli arriva anche dal loro governo. Tutti vogliono risultati e li vogliono in fretta. Ma i chilometri di terreno si pagano con il sangue dei soldati.
Il drone russo, con il suo ronzio simile al rumore di una vecchia motocicletta, arriva quindici minuti dopo che i cannoni ucraini hanno sparato un paio di colpi da una postazione a qualche centinaio di metri di distanza. «Orlan, tutti dentro!», dice uno dei volontari georgiani. La comitiva abbandona il tavolo imbandito di birra, cognac e shashlyk, grossi spiedini di carne, e si rifugia nel vecchio edificio usato come base temporanea dalla Legione georgiana, in attesa dell’inevitabile risposta d



