Sul ricercatore ucciso Conte si fa schermo con i magistrati, ma promette iniziative per salvare i pescatori in Libia. Che però sono nelle mani di Haftar, protetto da Al Sisi
- «L’impegno della politica sta crescendo», ha detto Conte a proposito dei 18 pescatori di Mazara del Vallo sequestrati a Bengasi, in Libia, da ormai più di cento giorni.
- Sul caso di Giulio Regeni, il premier non può dire che la politica e le istituzioni ci stiano mettendo lo stesso impegno. E infatti non lo ha detto, ma ha spiegato cosa farà la magistratura.
- La lezione di entrambe queste vicende è una, dice un diplomatico di lungo corso: «Affidarsi alla diplomazia o ai servizi non funziona se non ci sono segnali politici forti».
«L’impegno della politica sta crescendo. L’impegno delle istituzioni c’è», ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a proposito dei diciotto pescatori di Mazara del Vallo sequestrati a Bengasi, in Libia, da ormai più di cento giorni. Sul caso di Giulio Regeni, il ricercatore italiano ammazzato al Cairo e secondo la procura di Roma «seviziato per giorni con lame e bastoni», da un generale e quattro colonnelli egiziani, Conte non può dire che la politica e le istituzioni ci stian



