Il premier israeliano rinvia tutte le faccende interne spinose a «quando la guerra finirà», e a suo stesso dire sarà lunga, quindi chissà a quando. Ma c’è un tema potenzialmente destabilizzatore per la sua leadership che non può schivare: gli ostaggi. Mentre Hamas pubblica i video, il governo insiste: l’operazione di terra a Gaza è la strada migliore; libera una soldatessa e recupera il corpo di Shani Louk
Le guerre si combattono anche sul campo dell’opinione pubblica; lo sa Hamas, che ha diffuso i video di alcuni ostaggi; lo sanno i media israeliani, che rifiutano di darvi diffusione. Lo sa il cancelliere tedesco Olaf Scholz quando si trova a dover commentare «la barbarie» delle torture e della decapitazione della giovane tedesco-israeliana Shani Louk. Lo sa il premier israeliano, mentre diffonde un video nel quale dice «bentornata a casa» a una soldatessa liberata. Per Benjamin Netanyahu gli



