L’ultradestra promette calma grazie a politiche di tolleranza zero, ma i tragici attacchi di Gerusalemme fanno temere possa ottenere l’effetto contrario
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Dopo un mese al potere l’esecutivo considerato più di destra della storia del paese vive una crisi sul tema della sicurezza.
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Dopo l’attentato con sette morti a Gerusalemme venerdì sera, sabato due israeliani sono rimasti feriti in un altro attacco.
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I ministri oltranzisti rischiano di infiammare ulteriormente la piazza palestinese.
Dopo nemmeno un mese dal suo insediamento e dopo le promesse in campagna elettorale di ristabilire la deterrenza dell’esercito e rimettere al suo posto la militanza palestinese, il governo considerato il più di destra della storia d’Israele si trova invece a fare i conti con una crisi proprio sul piano della sicurezza. Dopo il tragico attentato di venerdì sera – 7 morti e diversi feriti dopo che il ventunenne palestinese Alkam Khairi ha aperto il fuoco nei pressi di una sinagoga a Gerusalemme



