L'aeronautica militare israeliana (Iaf) ha dichiarato che la sua operazione contro l’Iran sta «procedendo secondo i piani» e si sta «preparando a un'ulteriore escalation improvvisa». Il ministro della Difesa israeliano Katz ha affermato che «se Khamenei continua a lanciare missili contro il fronte interno di Israele, Teheran brucerà»
Israele sta continuando la sua operazione contro i siti nucleari e i vertici militari del regime degli ayatollah. Gli attacchi su vasta scala di Tel Aviv hanno ucciso almeno 78 persone in Iran. Secondo la tv di stato, nel crollo di un complesso residenziale nella capitale iraniana sarebbero morte circa 60 persone, di cui 20 sarebbero bambini. Teheran, a sua volta, ha lanciato oltre cento missili balistici verso Israele: nella controffensiva sono state prese di mira Tel Aviv e Gerusalemme e sono morte almeno tre persone. «È ora di fermarsi», ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, condannando gli attacchi: «Bombardamento israeliano di siti nucleari iraniani. Attacchi missilistici iraniani a Tel Aviv. Basta con l’escalation. La pace e la diplomazia devono prevalere».
Domenica era previsto un nuovo round di colloqui sul nucleare tra Iran e Stati Uniti, che però è stato annullato. Lo ha fatto sapere il ministro degli Esteri dell’Oman.
PUNTI CHIAVE
18:26
Putin a Trump: "Condanno l'operazione di Israele, rischio escalation"
17:50
Oman, i colloqui Usa-Iran previsti domani non si terranno
15:29
Israele verso una nuova escalation in Iran
Le immagini svelano danni a sito nucleare di Natanz
Le immagini satellitari scattate questa mattina da Maxar Technologies rivelano danni a diversi edifici nel sito nucleare iraniano di Natanz a seguito degli attacchi israeliani di ieri. Lo riporta la Bbc. L'immagine mostra gravi danni a tre edifici e segni di bruciature intorno ad altre due strutture, una delle quali sembra essere una sottostazione elettrica. Venerdì il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Grossi, ha detto al Consiglio di sicurezza dell'Onu che "la parte in superficie dell'impianto pilota di arricchimento del combustibile, dove l'Iran produceva uranio arricchito fino al 60% di U-235, e' stata distrutta".
Putin a Trump: "Condanno l'operazione di Israele, rischio escalation"
Il presidente russo Vladimir Putin nel corso di una telefonata con Donald Trump ha "condannato l'operazione militare israeliana contro l'Iran" e ha espresso "seria preoccupazione per la possibile escalation del conflitto, che avrebbe conseguenze imprevedibili sull'intera situazione nella regione mediorientale". Lo ha reso noto il consigliere del leader russo, Yuri Ushakov. Lo riporta Interfax.
Bombe sul giacimento di gas, «forte esplosione»
I media iraniani hanno riferito di una forte esplosione e di un incendio dopo che Israele ha bombardato con droni l'impianto di estrazione di gas South Pars, nella provincia meridionale di Bushehr. Come riporta il Times of Israel, South Pars è il più grande giacimento di gas al mondo.
Netanyahu: «Attacchi sostenuti da Trump»
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che gli attacchi di ieri compiuti da Tel Aviv contro Teheran, hanno avuto il «chiaro sostegno» di Trump.
«Il nostro nemico è il vostro nemico - ha detto Netanyahu in un video messaggio indirizzato a Trump nel giorno del suo compleanno - e ora abbiamo a che fare con qualcosa che prima o poi minaccerà tutti noi. La nostra vittoria sarà la vostra vittoria». E poi ha concluso: «Questo è ciò che Israele sta facendo con il sostegno, il chiaro sostegno del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e del popolo americano e di molti altri nel mondo».
Cina a Israele: "Contrari all'uso della forza, torni la diplomazia"
La Cina "ha sempre sostenuto che qualsiasi controversia internazionale debba essere risolta attraverso il dialogo e la consultazione e si oppone all'uso della forza e alle sanzioni". Il ministro degli Esteri Wang Yi, in una telefonata con la controparte israeliana Gideon Sa'ar, ha detto che Pechino "si oppone alla violazione del diritto internazionale da parte di Israele e al suo uso della forza per attaccare l'Iran". Pertanto, "è un imperativo adottare misure immediate per evitare l'escalation, impedire che la regione sprofondi in un tumulto più profondo e tornare a usare i mezzi diplomatici per risolvere i problemi".
Oman, i colloqui Usa-Iran previsti domani non si terranno
Il nuovo round di colloqui tra Usa e Iran sul nucleare, previsti inizialmente per domani, "non ci saranno". Lo ha annunciato l'Oman, mediatore dei negoziati.
Wsj: "L'esercito Usa ha assistito Israele da aria, terra e mare"
L'esercito statunitense ha assistito Israele "da aria, terra e in mare" nell'intercettazione dei numerosi missili lanciati dall'Iran in risposta agli attacchi dell'Idf. Lo riporta il Wall Street Journal. Funzionari statunitensi hanno dichiarato al quotidiano che, prima dell'inizio della risposta iraniana, erano stati schierati nell'area caccia, cacciatorpediniere della Marina Usa e sistemi di difesa aerea terrestri per aiutare Israele a respingere qualsiasi attacco. I funzionari hanno osservato che il Pentagono non ha ancora stimato quanti missili sono stati intercettati dall'esercito statunitense.
Israele verso una nuova escalation in Iran
L'aeronautica militare israeliana (Iaf) ha dichiarato che la sua operazione contro l'Iran sta "procedendo secondo i piani" e si sta "preparando a un'ulteriore escalation improvvisa". L'Iaf afferma inoltre di essere impegnata a contrastare i tentativi dell'Iran di lanciare massicce ondate di missili balistici su Israele, con aerei da combattimento che sorvolano i siti di lancio. "Con il passare dei giorni, la capacità dell'Iran di lanciare missili contro Israele diminuirà gradualmente". L'Idf ha pubblicato un video che mostra l'identificazione dei lanciatori di missili balistici iraniani, poco prima che fossero colpiti.
Iran, Araghchi: colloqui con gli Usa ingiustificabili dopo gli attacchi israeliani
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato che i colloqui sul nucleare con gli Stati Uniti sarebbero "ingiustificabili" dopo gli attacchi israeliani contro il suo paese. Un'indicazione che non ci saranno negoziati questo fine settimana. Le delegazioni di Stati Uniti e Iran avrebbero dovuto incontrarsi domenica in Oman. Araghchi ha parlato al telefono con l'Alta rappresentante della politica estera dell'Ue, Kaja Kalla. Gli attacchi aerei israeliani sono stati il "risultato del sostegno diretto di Washington", ha dichiarato Araghchi, secondo l'agenzia Irna. Gli Stati Uniti hanno però dichiarato di non partecipare agli attacchi. La "continuazione dei colloqui indiretti tra Iran e Stati Uniti è ingiustificabile in una situazione in cui permane la violenza del regime sionista", ha aggiunto il ministro iraniano.
Aiea, difficile la previsione degli sviluppi sugli impianti nucleari iraniani
La situazione è in continua evoluzione e dunque "è difficile" fare "qualunque previsione" su quale sia la situazione e le possibili evoluzioni negli impianti nucleari iraniani. Sarebbe questa l'analisi dei vertici dell'Aiea dopo l'attacco di Israele, secondo fonti di sicurezza che stanno seguendo gli sviluppi della situazione. Al momento, sempre secondo quanto si apprende, gli otto ispettori dell'Agenzia sono riuniti in un albergo nei pressi dell'aeroporto di Teheran. I vertici dell'Agenzia hanno provato anche ad avere un contatto con il portavoce dell'agenzia atomica iraniana Behrouz Kamalvandi, senza però riuscirci.
Katz: "Se l'Iran lancia ancora missili, Teheran brucerà"
"Se Khamenei continua a lanciare missili contro il fronte interno di Israele, Teheran brucerà". A dirlo il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz. Il passaggio è parte di una dichiarazione indirizzata alla Guida suprema della Repubblica islamica, Ali Khamenei. Secondo Katz, "in particolare i residenti di Teheran pagheranno un prezzo elevato per i danni criminali arrecati ai cittadini israeliani".
Israele, Gaza è diventato fronte secondario di combattimento
Le Forze di difesa israeliane hanno dichiarato che l'Iran è diventato il principale campo di combattimento di Israele, mentre il fronte di Gaza è diventato secondario, "nella speranza di riportare indietro gli ostaggi il più rapidamente possibile". Lo riporta Haaretz.
Idf: "Un guasto tecnico ha impedito di dare l'allarme alle 5"
L'Idf rende noto che "a causa di un guasto tecnico questa mattina intorno alle 5 non è stato dato l'allarme sui cellulari per avvisare la popolazione di un ulteriore attacco di missili dall'Iran. Il guasto è stato risolto". I missili, senza preavviso, hanno colpito l'area di Rishon Lezion uccidendo due persone che presumibilmente non erano nei rifugi per il mancato allarme.
Idf, distrutto sito per l'uranio arricchito a Isfahan
L'Idf ha fatto sapere di aver attaccato finora più di 400 obiettivi in Iran e di aver preso di mira i siti nucleari di Natanz e Isfahan, dove è stata distrutta un'infrastruttura per l'uranio arricchito: tuttavia, Israele chiarisce di non aver colpito l'impianto di Fordow. Il capo di stato maggiore e il comandante dell'Aeronautica militare hanno inoltre osservato che i caccia dell'Aeronautica continueranno a operare per attaccare obiettivi a Teheran. Il Comando del fronte interno dell'esercito israeliano ha annunciato che non è più necessario per la popolazione restare nei pressi di un'area protetta in tutto il paese.
Iran, nominato nuovo capo delle forze aerospaziali dei pasdaran
ll leader iraniano Ali Khamenei ha nominato oggi Majid Mousavi alla guida delle forze aerospaziali delle Guardie Rivoluzionarie, in sostituzione di Amirali Hajizadeh, ucciso venerdì durante gli attacchi israeliani contro l'Iran. Lo riporta l'IRNA.
Idf, uccisi nove scienziati del progetto nucleare iraniano
Il portavoce delle Idf ha annunciato che, durante gli attacchi aerei all'inizio dell'operazione contro l'Iran, nove scienziati ed esperti di alto livello che stavano portando avanti il piano per ottenere armi nucleari sono stati eliminati. "L'attacco è stato reso possibile grazie a informazioni accurate raccolte dall'Intelligence", è stato riferito, riporta Ynet. Tra gli scienziati di alto livello del progetto nucleare iraniano eliminati figurano: Fereydoun Abbasi, esperto di ingegneria nucleare; Mohammad Mehdi Taranchi, esperto di fisica; Akbar Matalizadeh, esperto di ingegneria chimica; Saeed Barji, esperto di ingegneria dei materiali; Amir Hassan Fakhi, esperto di fisica; Abd al-Hamid Minouchehr, esperto di fisica nucleare; Mansour Asgari, esperto di fisica; Ahmad Rida Zoelfakri Dariani, esperto di ingegneria nucleare; e Ali Boukai Katrimi, esperto di meccanica. "La loro eliminazione costituisce un danno significativo alla capacità del regime iraniano di ottenere armi di distruzione di massa", ha dichiarato l'esercito israeliano.
L'informativa del ministro degli Esteri Tajani
"Di fronte a una minaccia nucleare non può esservi alcuna ambiguità: l'Iran non può dotarsi di una bomba atomica". A affermarlo è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani audito dalle commissioni congiunte alla Camera e al Senato, dopo il colloquio con il ministro degli Esteri israeliano Gden Sa'ar. "Secondo l'intelligence di Israele l'Iran avrebbe potuto avere dieci bombe atomiche e di oltre duemila missili balistici entro sei mesi", ha aggiunto, definendolo "un quadro assolutamente allarmante, confermato in maniera inequivocabile dal recente rapporto dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica che ha denunciato la violazione da parte dell'Iran degli obblighi sul tema dell'arricchimento dell'uranio".
Tajani ha riferito che Israele ha attaccato l'Iran in base a "precise d'informazioni d'intelligence" sul programma nucleare e missilistico di Teheran, tali da configurare "una minaccia esistenziale imminente" per lo Stato ebraico.
"Il ministro degli esteri (israeliano Gideon) Sa'ar mi aveva sottolineato", ha detto il ministro alle Commissioni riunite, "che la decisione di lanciare l'operazione scaturita da precise informazioni di intelligence sul programma nucleare e sul programma missilistico di Teheran. Sviluppi tali da configurare una minaccia esistenziale imminente per lo Stato ebraico, per l'intera regione e per tutta la comunità internazionale".
"Nella notte tra il 12 e 13 giugno, Israele ha lanciato l'Operazione 'Leone nascente', un'azione militare di vastissima portata che ha visto circa 200 velivoli colpire installazioni nucleari, militari e strategiche in Iran", ha continuato Tajani, precisando che sono stati raggiunti oltre 300 obiettivi. Gli attacchi, secondo quanto ha riferito il ministro, andranno avanti a lungo: "L'operazione militare, come riferito da Sa'ar appare destinata a durare diversi giorni, se non settimane", ha detto.
Per Tajani è il momento di mettere fine all'escalation - in Iran e a Gaza - e di far parlare la diplomazia. "Il nostro interesse prioritario è garantire la stabilità e la sicurezza in Medio Oriente", ha spiegato, "Ora più che mai è il momento di riannodare i fili del dialogo". Nella Striscia, "il cessate il fuoco è un passaggio cruciale per liberare gli ostaggi", "rilanciare l'assistenza umanitaria alla popolazione" e "avviare un processo di de-escalation regionale".
Francia, Germania e Regno unito hanno confermato che nessuno di loro era stato preavvertito da Israele del suo attacco all'Iran, ha aggiunto Tajani, dicendo di aver "colto la comune fortissima preoccupazione per uno scenario temuto, ma non atteso in queste ore, quando vi era ancora una flebile speranza legata al canale di dialogo tra Stati uniti ed Iran. Nel concordare di restare in stretto contatto abbiamo condiviso la volontà di lavorare insieme per impedire una escalation del conflitto".
Un nuovo raid israeliano a Tabriz, nel nord-ovest dell'Iran
Un altro attacco israeliano è stato effettuato nella città di Tabriz, nel nord-ovest dell'Iran, riportano i media israeliani.
Iran minaccia Regno unito e Francia: "Attacchiamo le vostre basi"
L'Iran ha avvertito la Gran Bretagna e la Francia che attaccherà le loro basi militari in Medio Oriente "se contribuiranno a sventare i suoi attacchi contro Israele", riferiscono i media iraniani citati da Reuters.
L'appello del papa a Israele e Iran "alla responsabilità e alla ragione"
"In questi giorni giungono notizie che destano molta preoccupazione. Si è gravemente deteriorata la situazione in Iran e Israele", ha detto papa Leone XIV in un appello al termine dell'udienza giubilare. "In un momento così delicato, desidero rinnovare un appello alla responsabilità e alla ragione - ha proseguito -. L'impegno per costruire un mondo più sicuro e libero dalla minaccia nucleare va perseguito attraverso un incontro rispetto e un dialogo sincero per edificare una pace duratura, fondata sulla giustizia, sulla fraternità e sul bene comune". Secondo il Pontefice, "nessuno dovrebbe mai minacciare l'esistenza dell'altro. E' dovere di tutti i Paesi sostenere la causa della pace, avviando cammini di riconciliazione e favorendo soluzioni che garantiscano sicurezza e dignità per tutti!".
Media: in Iran sono morte circa 60 persone, tra cui 20 bambini
Circa 60 persone, tra cui 20 bambini, sono state uccise in un attacco israeliano a un complesso residenziale nella capitale iraniana Teheran. Lo riferisce la televisione di Stato iraniana.
Iran: "Danni limitati all'impianto nucleare di Fordow"
L'Iran ha confermato che il suo impianto nucleare di Fordow ha subito danni limitati dopo i recenti attacchi, ha riportato l'agenzia di stampa Isna, citando un portavoce dell'organizzazione nazionale per l'energia atomica.
"Ci sono stati danni limitati ad alcune aree del sito di arricchimento di Fordow", ha dichiarato il portavoce dell'agenzia statale per l'energia atomica Behrouz Kamalvandi citato dal Guardian. "Avevamo già spostato una parte significativa delle attrezzature e dei materiali, e non ci sono stati danni estesi e non ci sono preoccupazioni di contaminazione".
Uccisi altri due generali delle Guardie rivoluzionarie nei raid israeliani
Le agenzie di stampa iraniane "Tasnim" e "Mehr" hanno confermato "il martirio" di due alti ufficiali delle Guardie rivoluzionarie iraniane in seguito agli attacchi israeliani delle ultime ore. Si tratta del generale Gholam-Reza Mharabi, vice capo del dipartimento di intelligence, e del generale Mehdi Rabbani, vice capo del dipartimento operativo delle Forze armate iraniane. Entrambi sarebbero stati colpiti durante uno dei raid aerei condotti dall'Aeronautica israeliana nell'ambito dell'operazione in corso contro strutture militari e strategiche nella Repubblica islamica.
Iran non ha ancora deciso se parteciperà al nuovo round su nucleare
L'Iran non ha ancora deciso se partecipare o meno al prossimo round di colloqui sul nucleare con gli Stati Uniti, previsto per domenica: lo ha detto oggi il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Esmail Baghaei. "Non possiamo immaginare che il regime sionista avrebbe inscenato una guerra del genere nella regione, senza il coordinamento o il consenso consapevole degli Stati Uniti", ha aggiunto.
In un'intervista alla tv di stato, Baghaei ha aggiunto: "Riteniamo il governo degli Stati Uniti responsabile delle conseguenze dell'azione sconsiderata di Israele nell'attaccare l'Iran. Il regime sionista è riuscito a coinvolgere i Paesi occidentali in conflitti regionali, influenzando così il processo diplomatico con il suo avventurismo", ha aggiunto.
Iran, utilizzeremo 2mila missili contro Israele
L'esercito iraniano ha affermato che utilizzerà 2mila missili nei suoi prossimi attacchi contro Israele, riportano i media locali. Si tratta di un numero 20 volte superiore rispetto ai missili lanciati finora.
Iran: "Colpite tre basi aeree israeliane"
Le forze iraniane hanno colpito tre basi aeree israeliane utilizzate per lanciare attacchi contro l'Iran, ha detto ieri sera alla tv di Stato Ahmad Vahidi, il principale consigliere del leader iraniano Ali Khamenei. Si tratta delle basi di Nevatim e Ovda, dove si trovano il centro di comando e controllo e il centro di guerra elettronica israeliani, e della base di Tel Nof vicino a Tel Aviv. Tra gli altri siti colpiti, ha aggiunto Vahidi, ci sono il ministero della Difesa israeliano e i suoi centri industriali e militari a Tel Aviv.
L'Idf ha colpito sistemi difesa aerea a Teheran
L'esercito israeliano ha dichiarato di aver preso di mira i sistemi di difesa aerea iraniani in un'ondata di attacchi notturni nella regione di Teheran. "Durante la notte, l'aeronautica militare ha colpito decine di obiettivi, tra cui infrastrutture missilistiche terra-aria, nell'ambito di un'operazione volta a distruggere le capacità di difesa aerea del regime nella regione di Teheran", ha affermato l'Idf in un comunicato.
"Per la prima volta dall'inizio della guerra, decine di caccia dell'aeronautica militare hanno sorvolato i cieli di Teheran, a oltre 1.500 chilometri da Israele, e hanno attaccato i sistemi di difesa nell'area di Teheran", ha dichiarato il capo dell'IAF, Tomer Bar. "Abbiamo scelto di agire di fronte a una minaccia esistenziale alla sicurezza dei nostri cittadini, con professionalità, determinazione e precisione", ha sostenuto la stessa fonte.
Tajani, evitare escalation militare e nucleare
"La costruzione di un'arma nucleare da parte dell'Iran è una scelta che chiaramente non possiamo accettare. Si deve procedere a negoziati per arrivare a un accordo che blocchi definitivamente questa costruzione", ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg1, precisando di aver avuto informazioni dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica, dal suo direttore Rafael Grossi, con il quale ha avuto un colloquio telefonico.
"Le informazioni israeliane sull'arricchimento del nucleare sono quindi assolutamente fondate, anche sulla base delle relazioni dell'agenzia indipendente dell'Onu", ha sottolineato il ministro degli Esteri. "Dobbiamo evitare una escalation militare e nucleare", ha proseguito, riferendo di contatti continui e di un "perfetto coordinamento" con i partner europei, con gli Usa, con le autorità di Tel Aviv e Teheran.
"La linea dell'Italia è una linea per la pace, fermo restando che non può essere messo a repentaglio con l'arma atomica la sicurezza e l'esistenza dello stato d'Israele", ha aggiunto il vicepremier. "Perché ricordiamo quando si diceva qualche anno fa, che Israele deve essere cancellata dalla faccia della terra, questo poi rischia di essere una azione che l'Iran può perseguire se avrà l'arma atomica. Bisogna continuare a dialogare, ma l'Iran non può avere l'arma atomica", ha concluso Tajani.
Iran, Israele colpisce l'aeroporto di Mehrabad vicino Teheran
Israele ha colpito alcune aree dell'aeroporto internazionale di Mehrabad, a Teheran, durante la notte. La struttura ha preso fuoco nelle prime ore di stamani, dopo che sono state udite esplosioni a Teheran, riportano i media iraniani. Mehrabad è l'aeroporto principale della capitale iraniana, usato anche dall'esercito. Secondo l'agenzia di stampa statale Irna, riporta il New York Times, sarebbe stato preso di mira un deposito per jet militari.
La Giordania ha riaperto il suo spazio aereo
La Giordania ha riaperto il suo spazio aereo alle 7:30 di questa mattina (le 6:30 in Italia): lo ha reso noto la commissione per l'aviazione civile del Paese, riporta il Guardian. Lo spazio aereo era stato chiuso ieri mattina a seguito degli attacchi israeliani contro l'Iran.
Nuovo attacco dell'Iran, esplosioni a Tel Aviv
Durante la notte le sirene d'allarme sono scattate a Tel Aviv in seguito al lancio di missili dall'Iran verso Israele. L'esercito israeliano ha raccomandato alla popolazione di rimanere nei rifugi. Secondo i media israeliani due persone sono rimaste intrappolate in un edificio colpito da un missile nel centro di Israele e hanno perso la vita. Secondo quanto riportato da Channel 12, nell'impatto sono rimaste ferite 14 persone, tra cui una donna di 60 anni in gravi condizioni, che trasportata al Wolfson Medical Center è poi morta.
Guterres: "Basta con l'escalation, è ora di fermarsi"
"Bombardamento israeliano di siti nucleari iraniani. Attacchi missilistici iraniani a Tel Aviv. Basta con l'escalation. È ora di fermarsi. La pace e la diplomazia devono prevalere", scrive il Segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres.
All'Onu Teheran condanna la "complicità" degli Usa negli attacchi
"Gli attacchi israeliani contro l'Iran sono un'indicazione di 'terrorismo di stato' e una 'dichiarazione di guerra', ha dichiarato l'ambasciatore iraniano all'ONU Saeed Iravani, aggiungendo: "Non vi è alcun dubbio sulla complicità degli Stati Uniti negli attacchi israeliani, poiché sono stati condotti con la cooperazione politica e logistica di Washington. Non dimenticheremo che persone sono state uccise in Iran in attacchi israeliani, con armi americane", ha aggiunto.
"I paesi che sostengono i crimini del regime israeliano, in particolare gli Stati Uniti, hanno la piena responsabilità delle conseguenze della loro complicità in questi crimini attraverso l'assistenza fornita al regime", ha aggiunto, citato dall'IRNA, durante una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, tenutasi dopo gli attacchi israeliani contro l'Iran la scorsa notte.
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