Il gruppo terrorista ha minato la convinzione di Israele di poter godere di un periodo di relativa sicurezza, il bene più prezioso per un Paese sempre minacciato. Ora l’unità nazionale prevale, ma è prevedibile che, risolta la crisi, ci sarà una resa dei conti a causa dei molti errori commessi nella tutela dei confini dello Stato
Ma dove erano?, si chiedono sgomenti gli abitanti di Israele dopo l'attacco su vasta scala dei terroristi di Hamas. Dove erano i soldati che di solito monitorano, metro per metro, ventiquattro ore su ventiquattro, dotati di apparecchiature sofisticate, il confine più delicato dello Stato? Dove erano le pattuglie che controllano la barriera di protezione, contornata da una vasta fascia di terra battuta sulla quale si può scorgere anche l'orma di un piede nemico? Dove erano coloro che ricevono



