Netanyahu insiste con la politica del fatto compiuto e ridisegna i confini. Ma la mossa siriana potrebbe indispettire i sunniti e cambiare gli equilibri
La campagna israeliana nella Siria senza più Hezbollah e Pasdaran (quanto ai russi, si vedrà) prosegue sotto lo sguardo impotente, e in qualche caso interessato, della ormai “fu” comunità internazionale, completamente fuori gioco nell’incandescente era del ritorno in auge della guerra come “normale” strumento della risoluzione dei conflitti. La campagna più strettamente militare si concretizza in centinaia di attacchi aerei - da ultimi quelli, molto pesanti, sulle aree di Tartus e Lakatia dove



