- Era un conflitto bilaterale, ora è diventato almeno trilaterale: molti si erano scordati che la regione è spartita non tra due potenze nucleari reciprocamente ostili, India e Pakistan, ma da tre: la terza è nientemeno che la Cina.
- Negli ultimi mesi si è passati dagli attentati terroristici contro l’imponente apparato militare indiano a quelli contro civili, come insegnati e medici e negozianti, colpevoli semplicemente di essere indu, sikh o immigrati recenti.
- Il governo nazionalista di Delhi, dopo aver decapitato l’autonomia del Kashmir, spinge su propaganda e simbolismo, ma gli studenti aderiscono alle formazioni terroristiche che si ispiorano al fondamentalismo islamico.
La Torre dell'orologio di Srinagar, capitale del territorio indiano del Jammu e Kashmir, svetta al centro di una piazza chiamata Lal Chowk. Piazza famosa perché nel 1948, alla fine della prima guerra indo-pakistana, Jawaharlal Nehru (padre dell’India indipendente e post-coloniale nonché padre di Indira Gandhi) vi si presentò di fronte a una folla grande ma scettica, accompagnato dal neo premier regionale sceicco Abdullah, molto amato dai kashmirini. Lì Nehru brandì una bandiera tricolore scon



