Per la Commissione europea c’è la Russia dietro la mozione di sfiducia contro la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, bocciata nell’ultima plenaria al Parlamento europeo
Secondo il generale di divisione Christian Freuding, capo del centro situazionale per l’Ucraina presso il ministero della Difesa tedesco, la Russia si prepara a colpire Kiev con un attacco massiccio: fino a 2mila droni potrebbero essere lanciati contemporaneamente contro obiettivi ucraini.
Freuding, intervenuto in un podcast rilanciato dai media di Kiev, ha avvertito che una simile offensiva rappresenterebbe una «seria sfida» per le difese aeree ucraine. «Servono contromisure intelligenti», ha sottolineato il generale, spiegando che usare missili Patriot - da oltre 5 milioni di euro l’uno - contro droni kamikaze dal costo di poche decine di migliaia di euro «non ha senso».
Mentre Berlino lancia l’allarme, Mosca rivendica nuovi successi nella difesa del proprio spazio aereo. Il ministero della Difesa russo, citato dall’agenzia Tass, ha reso noto che nella notte tra il 19 e il 20 luglio le forze di difesa aerea hanno abbattuto 93 droni ucraini in diverse regioni del Paese, 19 dei quali diretti verso la capitale.
Intanto, sul fronte politico, Bruxelles accusa apertamente Mosca di operazioni di disinformazione e ingerenza. Dopo la bocciatura della mozione di sfiducia contro Ursula von der Leyen - presentata dall’eurodeputato rumeno Gheorghe Piperea e sottoscritta da 77 esponenti dell’estrema destra europea - un portavoce della Commissione europea, Thomas Regnier, ha dichiarato che i fact-checker hanno «chiaramente identificato» operazioni russe per alimentare tensioni interne e indebolire la leadership comunitaria.
La stessa presidente von der Leyen, intervenendo in plenaria prima del voto dello scorso 10 luglio, aveva definito la mozione «firmata dagli amici di Putin», denunciando tentativi di «polarizzare le nostre società» con fake news e complottismi.
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