- La guerra paralizza il pensiero, ma chi vuole la pace non chiede la resa: resiste per il futuro.
- La polemica astiosa non serve a nulla e crea un dannoso clima maccartista.
- Il papa propone una prospettiva che vada oltre il nazionalismo che ha prodotto troppe guerre.
Una delle caratteristiche della guerra è di ingoiare tutto e di paralizzare il pensiero, lasciando solo l’unica prospettiva della lotta all’ultimo sangue, cioè della guerra infinita. Per chi considera la guerra il male assoluto, distruttore di futuro oltre che di vita, essa appare per quello che è: un ingranaggio mostruoso che si autoalimenta e tende a eternizzarsi. Qui ci sovviene il “jamais plus la guerre!” di san Paolo VI all’ONU: appunto un “jamais”, mai più. Non ci possono essere deroghe



