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La parabola del russofono Zelensky nel nome del patriottismo

In this image from video provided by the Ukrainian Presidential Press Office, Ukrainian President Volodymyr Zelenskyy speaks from Kyiv, Ukraine, Tuesday, April 12, 2022. (Ukrainian Presidential Press Office via AP)
In this image from video provided by the Ukrainian Presidential Press Office, Ukrainian President Volodymyr Zelenskyy speaks from Kyiv, Ukraine, Tuesday, April 12, 2022. (Ukrainian Presidential Press Office via AP)
  • Ebreo e in origine russofono, Zelensky possiede due caratteristiche che in passato a Mosca segnalavano un ucraino come “uno dei nostri”.
  • Oggi invece incarna la resistenza alle armate di Vladimir Putin che sta trasformando in una patria un agglomerato fino a ieri piuttosto inconsapevole. 

  • Come Mazeppa rifiutò sottomissione allo zar perché così vollero i suoi guerrieri, così Zelensky sarebbe stato deposto se avesse accettato il diktat di Putin.

Ivan Mazeppa, chi era costui? Probabilmente gli europei che ne conoscono il nome non sono più di quelli che tre mesi fa sapevano chi fosse Volodymyr Zelensky, l’altro eroe per caso della resuscitata nazione ucraina. Ma nell’Ottocento Mazeppa era notissimo – Franz Liszt gli dedicò una sinfonia, Théodore Géricault un quadro, Aleksandr Puskin, Byron e Victor Hugo un poema. I romantici erano intrigati dalla sua epica sfrontata, un percorso rocambolesco che comincia nel letto di una nobildonna po

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