- Non è stata accolta con favore l’iniziativa vaticana di chiedere a ucraini e russi di portare insieme la croce durante la via Crucis del Colosseo. Per gli ucraini la presenza russa è inaccettabile.
- Aumentano gli appelli alla tregua pasquale. Il capo dei vescovi cattolici europei, il card. Hollerich, ha inviato una lettera a Zelensky e Putin: «Riponete le armi per una settimana».
- La fratellanza chiesta da papa Francesco, però, non convince. Mentre s’intensificano gli appelli pastorali, il Vaticano non riesce a uscire dalle sabbie mobili della sua diplomazia, che fatica a far riconciliare i due paesi belligeranti.
«L’Ucraina è stata aggredita e invasa». Come già accaduto in passato con la Cina e il silenzio vaticano sui campi uiguri, anche stavolta occorre andare all’ultimissima prefazione scritta da papa Francesco a esergo di un’antologia di scritti (Contro la guerra. Il coraggio di costruire la pace edito da Solferino e Libreria editrice vaticana) per leggere una sua chiara invettiva contro l’aggressione dell’Ucraina architettata da Vladimir Putin da fine febbraio. Occorre, però, anche chiedersi se i



